Domenica 22 Dicembre 2024

Approvato il nuovo Codice degli appalti in Sicilia: plauso degli architetti su semplificazione e giovani professionisti

Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto dall’Assessorato regionale delle Infrastrutture in merito al recepimento del nuovo Codice dei Contratti ed, in particolare, del rapporto costruttivo che l’assessore Alessandro Aricò, il direttore generale Duilio Alongi, il presidente ed i componenti della IV^ Commissione legislativa del Parlamento Regionale Siciliano hanno voluto instaurare con le categorie professionali del settore delle costruzioni. Grazie a tale collaborazione il Codice è stato recepito con l’introduzione di alcune modifiche, nel segno della semplificazione e dell’apertura del mercato degli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria ai professionisti più giovani” ha dichiarato l’arch. Pino Falzea, presidente della Consulta Regionale degli Architetti Siciliani commentando a caldo l’approvazione del recepimento del Codice dei contratti in Sicilia. “Siamo felicissimi – ha aggiunto Rino La Mendola, coordinatore del Dipartimento Lavori Pubblici della stessa Consulta e presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento - per l’introduzione della polizza assicurativa al posto del fatturato degli ultimi tre anni, per l’estensione dei requisiti curriculari da 3 a 10 anni, per i requisiti speciali dimostrabili dai vincitori dei concorsi  attraverso la costituzione di un raggruppamento nella fase di affidamento della progettazione esecutiva. Tutto ciò - ha continuato La Mendola - promuove l’apertura del mercato a chi non ha avuto la possibilità di produrre progetti e adeguati fatturati durante gli ultimi tre anni, ai giovani ed ai professionisti di talento, in grado di elaborare progetti  di qualità, garantendo la bellezza delle nostre città”. I due rappresentanti della Consulta continuano sottolineando che ci sono anche grandi novità sul tema della semplificazione con la costituzione di una Centrale Unica di Committenza, a cui potranno fare riferimento le stazioni appaltanti, non qualificate, per espletare gare relative a lavori di importo pari o superiore 500.000 euro e di forniture e servizi di importo superiore a 140.000 euro; con l’eliminazione del parere in linea tecnica, che si sovrapponeva con le procedure di verifica, allungando i tempi per approvare i progetti ed appaltare i lavori, mentre il parere della Commissione Regionale Lavori Pubblici viene reso obbligatorio solo per progetti di importo superiore a 20 milioni di euro; con l’ulteriore semplificazione delle procedure di verifica assegnando al RUP le competenze per verificare i progetti di importo inferiore alla soglia comunitaria, se supportato dalla struttura stabile introdotta dal nuovo codice. “L’immediata conseguenza del recepimento dei suggerimenti delle categorie professionali e dell’ulteriore semplificazione sarà la velocizzazione, per le le amministrazioni aggiudicatrici che operano in Sicilia, delle procedure per accedere ai fondi del PNRR, nella consapevolezza che la stragrande maggioranza dei progetti sono di importo inferiore alla soglia comunitaria. Tutto ciò - hanno concluso Falzea e La Mendola - promuoverà, in Sicilia, la qualità del progetto ed il rilancio del settore dei lavori pubblici in un momento nevralgico per fruire dei fondi del PNRR”.

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