«Con rammarico si fa notare che lo Stato ha curato il corpo dell’uomo con le cure sanitarie migliori che non vengono date ad altri cittadini e nessuno si è indignato». Lo ha scritto oggi (giovedì 28 settembre) don Tommaso Izzo, il parroco della chiesa Maria Santissima Annunziata di Casalnuovo di Napoli, finito nella bufera, ieri, perché aveva inizialmente programmato di celebrare una messa in suffragio di Matteo Messina Denaro, poi annullata, ha detto, per «prudenza pastorale», dopo che l'annuncio della funzione su Facebook aveva scatenato una miriade di commenti negativi.
Ancora con un post sulla pagina Facebook della parrocchia, dove ieri il prelato ha anche chiesto scusa «per l’accaduto», don Tommaso chiarisce che «in alcun modo si intendeva fare l’apologia di chi si è macchiato di crimini gravissimi che vengono anzi fortemente condannati e stigmatizzati, ma si voleva affidare alla Misericordia di Dio anche la sua anima proprio perché fortemente macchiata da peccati. L’intenzione era volta a curare l’anima, ma molti hanno protestato».
Il parroco e i suoi collaboratori, si legge infine nel post, «confidano che il polverone sollevato e cavalcato da chi ha voluto sfruttare la notizia per scopi di popolarità, cessi quanto prima lasciando spazio alle numerose attività benefiche che da anni faticosamente si portano avanti nella parrocchia Maria SS. Annunziata come la mensa e le docce per i bisognosi e la costruzione di un dormitorio per i senzatetto ricavato da un edificio confiscato alla camorra».
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