Lunedì 23 Dicembre 2024

Strage del treno, l'ira di Mattarella: «Morire sul lavoro è un oltraggio al valore della convivenza»

Kevin Laganà
Saverio Giuseppe Lombardo
Giuseppe Aversa
Giuseppe Sorvillo
Michael Zanera
I parenti di Kevin Laganà
I rilievi e il recupero delle salme
Sopralluoghi nella stazione di Brandizzo
 
 
 

«Morire sul lavoro è un oltraggio al valore della convivenza», lo urla forte  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo il suo discorso al convegno sulla figura di Altiero Spinelli in corso a Torre Pellice, nel Torinese. Per le vittime dell’incidente ferroviario avvenuto a Brandizzo, nel Torinese, è stato osservato un minuto di raccoglimento. ma lo sdegno e il dolore sono corali in tutta Italia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato alle 15.30 in piazza della Stazione Brandizzo, nel Torinese, proprio a fianco alla ferrovia dove nella notte sono morti cinque operai che lavoravano sui binari, travolti da un treno. Ad accoglierlo ci sono il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Gianluca Gavazza, la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, insieme al sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, e al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Primo cittadino e governatore erano già stati sul luogo dell’incidente stamattina. «Inaccettabili morti sul lavoro» anche per il presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Nell’apprendere la terribile notizia dell’incidente avvenuto a Brandizzo sulla linea ferroviaria Torino-Milano e nel quale hanno perso la vita cinque operai desidero rivolgere le mie condoglianze ai parenti delle vittime. È necessario fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente e sulle eventuali negligenze e violazioni delle norme di sicurezza. Le morti sul lavoro sono inaccettabili». Domani i dipendenti della società Rfi si fermeranno quattro ore per protesta. «L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente - ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - : domani si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte». «Tanta è la rabbia, afferma Landini, da tempo denunciamo il grave tema, mai risolto, delle procedure di sicurezza relative alle fasi di manutenzione della rete ferroviaria. Troppe tragedie sul lavoro sono determinate dalla volontà di abbassare i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare sul lavoro. Negli ultimi anni - aggiunge Landini - decine di lavoratori hanno già perso la vita in simili eventi. È il momento di dire basta: basta morti sul lavoro, è necessario e non più rinviabile un atto di responsabilità del governo e delle istituzioni per cancellare le morti sul lavoro e gli infortuni». Il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, esprime vicinanza ai colleghi e alle famiglie delle  vittime siciliane: "Siamo letteralmente sconvolti per l'ennesimo gravissimo incidente sul lavoro in cui hanno perso la vita cinque operai". Cordoglio alle famiglie  anche dal segretario generale della Uil di Trapani Tommaso Macaddino. Mentre  Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, sottolinea che  «ora è il momento del rispetto e del cordoglio verso le famiglie delle vittime e i colleghi di lavoro, ma tanta è la rabbia perchè un incidente così non poteva tecnicamente accadere, tra procedure, tecnologie di segnalamento e blocca traffico, coordinamento degli interventi di manutenzione programmata e gestione del materiale rotabile. Aspettiamo il lavoro della magistratura ma su questa vera e propria strage ci aspettiamo da parte di tutti, di capire la reale dinamica dell’incidente e le diverse responsabilità».  

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