Mercoledì 25 Dicembre 2024

Sicilia assediata dal fuoco: tre morti, 2.000 sfollati e black-out

Due settantenni trovati carbonizzati in un’abitazione avvolta dalle fiamme a Cinisi vicino all’aeroporto Falcone Borsellino, una donna di 88 anni deceduta a San Martino delle Scale perché il fuoco ha impedito all’ambulanza di soccorrerla, una persona al momento irrintracciabile a Patti. Due forestali ricoverati con gravi ustioni rimediate mentre prestavano soccorsi. Quasi 2 mila sfollati. È il parziale e terribile bilancio degli incendi che da oltre 24 ore stanno bruciando la Sicilia, devastando boschi, zone collinari, parchi e centri abitati in diverse parti dell’isola. Roghi ovunque, alcune strade statali sono chiuse, ci sono paesi isolati. A Palermo e nei comuni limitrofi la situazione più grave: l’aria è quasi irrespirabile, il cielo è invaso dal fumo, piove cenere. «Non state all’aperto», è l’avviso diramato dall’Asp rivolto soprattutto alle persone più fragili. Vigili del fuoco, forestali, protezione civile e carabinieri ce la stanno mettendo tutta. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha chiesto aiuto alla Protezione civile nazionale che ha inviato squadre di supporto. I parlamentari di FdI di Camera e Senato, così come Schifani, hanno sollecitato al governo Meloni lo stato di emergenza per la Sicilia. Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco, divampano in tutte le montagne che circondano Palermo: San Martino delle Scale, Monte Pellegrino, la riserva di Capo Gallo e il monte di Pizzo Sella, che domina le borgate marinare di Mondello e Sferracavallo. La gente è fuggita dalle villette lungo la strada collinare che porta alla discarica di Bellolampo, dove brucia da diverse ore una delle vasche esauste col rischio diossina. L’aeroporto di Palermo è stato chiuso per alcune ore perché il fumo aveva invaso le piste mentre il fuoco bruciava le montagne, dove qualche ora dopo i vigili del fuoco hanno trovato i due corpi carbonizzati. Le autostrade Palermo-Mazara del Vallo e Palermo-Catania sono state interrotte a tratti. I tanti focolai hanno mandato in tilt il traffico, con centinaia di automobilisti intrappolati nei mezzi mentre il termometro segnava 45 C°. Interi edifici sono senza energia elettrica per i danni alla rete che hanno provocato blackout: tanti anziani e disabili sono ancora bloccati nelle proprie abitazioni. Altri quartieri periferici del capoluogo siciliano sono senz’acqua. Dal Policlinico universitario i pazienti della terapia intensiva della nuova area di emergenza, inaugurata appena cinque mesi fa, sono stati trasferiti in altri ospedali e le sale operatorie sono state chiuse perché l’impianto di condizionamento non riesce a refrigerare gli ambienti sanitari. Un incendio è divampato nel cimitero di Santa Maria di Gesù, alcuni residenti hanno dovuto abbandonare le abitazioni. Le fiamme minacciano abitazioni a Borgo Nuovo, zona della periferia nord della città. Fiamme hanno lambito il tempio ellenico di Segesta, il punto di ristoro e la zona souvenir del parco archeologico sono andati in fumo; 28 turisti sono fuggiti dal villaggio di Calampiso a San Vito Lo Capo, avvolto da un grosso rogo e sono stati soccorsi con dei gommoni privati e poi portati in salvo dalle motovedette della capitaneria di porto. A Santo Stefano di Camastra, località famosa per le ceramiche, cinque famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Una concessionaria a Isola delle Femmine è stata danneggiata dalle fiamme, decine di auto sono diventata carcasse annerite. A Pantelleria, come in altre aree della Sicilia, sono entrati in azione canadair ed elicotteri, a Ustica aliscafi e traghetti sono rimasti in porto per il mare grosso. Ad Aci Catena, nella frazione di San Nicolò, è andata in fiamme una vasta area a verde, il rogo ha coinvolto una villetta e distrutto palme e minacciato una scuola. Sgomberate alcune case per precauzione e anche alcuni B&b con turisti scesi in strada. «Aiutateci», l’appello drammatico lanciato via Facebook dal sindaco Margherita Ferro. A Taormina  il fuoco sta bruciando l’area dove doveva sorgere un campo da golf, a ridosso del centro abitato di Trappitello, a Siracusa sgomberate case e hotel.

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