
È stato dimesso stamattina presto in buone condizioni e di buonumore dall’ospedale San Salvatore dell’Aquila il boss della mafia Matteo Messina Denaro, ricoverato ieri mattina nel reparto di urologia per intervento non invasivo che, secondo quanto si è appreso, non sarebbe da collegare direttamente al tumore al colon contro il quale combatte da anni.
Il 62enne, tra straordinarie misure di sicurezza, è stato ricondotto nel carcere di massima sicurezza della frazione aquilana di Preturo dove è rinchiuso in regime di 41 bis, dal 17 gennaio scorso, il giorno dopo l’arresto avvenuto a Palermo al termine di una latitanza di trenta anni.
Il boss ha trascorso una notte tranquilla nella cella riservata ai detenuti ristrutturata proprio dopo il suo arrivo nel capoluogo regionale, ed è stato dimesso dopo essere stato visitato dall’urologo che ieri mattina lo aveva operato. Anche se l’intervento è tecnicamente riuscito, la completa guarigione dovrà essere valutata nei prossimi giorni.
I medici non escludono una seconda procedura. Ieri il boss è stato visitato anche dai medici del reparto di oncologia che lo hanno in cura da quando è arrivato all’Aquila.
Si è trattato di una visita di routine visto che le terapie sono programmate con le condizioni del paziente che sono definite stazionarie: l’ex superlatitante riceve la somministrazione di chemioterapia nel carcere di massima sicurezza, nell’ambulatorio ad hoc ricavato difronte alla sua cella.
Persone:
4 Commenti
Pino
28/06/2023 23:16
È corretto che il pluricriminale venga curato per i suoi problemi di salute, però mi chiedo: Le centinaia o forse migliaia di detenuti che hanno problemi di salute simili, vengo curati nello stesso modo, con la stessa cura e dedizione che viene messa in pratica nel caso di questo ex superlatit@nte?
Giovanni75
29/06/2023 00:08
Lunga vita al Boss, che possa marcire per decenni al gabbio
Tommaso
29/06/2023 08:53
E spendiamo pure soldi pubblici per mantenere in vita questo delinquente...
nino
08/07/2023 07:10
in Italia è cosi super-garantisti peraltro difeso da Lorenza Guttadauro figlia di un medico anch'esso super mafioso con trascorsi sotto gli occhi di tutti vedi La mafia Bianca...