Un detenuto siciliano si è suicidato nel carcere di Terni, impiccandosi, dopo una rissa che lo avevo visto contrapposto a detenuti napoletani. A denunciarlo i sindacato della polizia penitenziaria.
Secondo il Sarap, «la grave carenza di personale che quotidianamente vive la polizia penitenziaria porta ad una gestione preoccupante e poco attenta dell’utenza, nonostante i tanti sacrifici messi in atto dal personale durante l’espletamento dei propri compiti». Il segretario nazionale Roberto Esposito esprime «piena solidarietà al collega che si è trovato a gestire tale situazione, che andrà a segnare la propria carriera lavorativa e personale».
Un altro sindacato, il Sappe, segnala che «l'uomo era rimasto coinvolto nel pomeriggio in una rissa con alcuni ristretti campani dopo che ad uno di questo era stato rinvenuto, in un pacco pervenuto dai familiari, un telefonino».
Le ragioni della rissa non si conoscono, ma in serata il detenuto siciliano si è tolto la vita in cella. «Purtroppo il pur tempestivo intervento degli agenti non ha potuto evitare che il ristretto riuscisse a togliersi la vita», dice il segretario del sindacato dell’Umbria, Fabrizio Bonino.
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