Domani (domenica 23 gennaio) alle 21.15 su La7 nuovo appuntamento con Non è l’Arena di Massimo Giletti. Dopo lo storico arresto di Matteo Messina Denaro, Massimo Giletti torna ad intervistare in esclusiva Salvatore Baiardo, l’uomo che a novembre 2022 durante lo speciale di Non è l’Arena "Fantasmi di Mafia" ha profetizzato la cattura del boss. Due mesi dopo, l'ultimo capo di Cosa Nostra, latitante da 30 anni, è stato catturato. È stata una coincidenza? O quella profezia è un indizio di una trattativa ancora in atto tra parti deviate dello Stato e la mafia? Filmati inediti, interrogativi e nuove rivelazioni sul caso che ha fatto discutere l’intero Paese.
Le parole di Baiardo
Baiardo è l'uomo che all’inizio degli anni '90 aveva gestito la latitanza dei fratelli Graviano aveva affermato tra l’altro nel corso dell’intervista: "L'unica speranza dei Graviano è che venga abrogato l’ergastolo ostativo" e sul nuovo governo: "Che arrivi un regalino? Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso?". E anche sulla trattativa Stato-mafia era stato tranciante: "Non è mai finita".
Di Matteo: «Colpito dalle parole di Baiardo»
«Io penso che quella dell’ergastolo ostativo, quella della possibilità che gli stragisti dopo 30 anni escano dal carcere, sia un obbiettivo di tutti gli stragisti di Cosa nostra, loro non si sono rassegnati a morire in carcere, tra di loro ce ne sono alcuni anche abbastanza giovani che potrebbero avere una vita in libertà abbastanza significativa», ha detto il procuratore Nino Di Matteo, membro togato del Csm, intervenendo alla trasmissione Atlantide su La7, a proposito delle dichiarazioni di Salvatore Baiardo. «Sono rimasto colpito dalla nettezza delle dichiarazioni del Baiardo - ha detto Di Matteo - soprattutto dal riferimento temporale. Baiardo disse che Messina Denaro sarebbe stato arrestato di lì a pochi mesi. Questa situazione va approfondita, non va presa sottogamba se si considera che Baiardo è stato un uomo molto vicino a Giuseppe e Filippo Graviano, e loro amico, condannato definitivamente per favoreggiamento in relazione alla latitanza dei fratelli Graviano. È difficile credere che queste dichiarazioni così nette, così insinuanti le abbia fatte senza il consenso dei fratelli Graviano, senza essere addirittura mandato da loro. Ma non le ho intese in relazione a uno scambio: l'arresto di Messina Denaro contro la liberazione dei fratelli Graviano», ha spiegato Di Matteo.