Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministro della Salute, in occasione delle imminenti festività natalizie, ha intensificato i controlli sui prodotti alimentari tipici del periodo. L’operazione, pianificata a livello nazionale, ha consentito di ispezionare 882 imprese operanti nel settore produttivo e commerciale dei tradizionali prodotti dolciari e della filiera ittica, i cui consumi evidenziano un significativo incremento durante il periodo delle festività. Gli accertamenti, estesi alle fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio sia a livello artigianale che industriale, hanno rilevato irregolarità presso 229 strutture (pari al 26% dei siti controllati), che hanno portato alla contestazione di oltre 530 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di oltre 365 mila euro di sanzioni pecuniarie. Nel dettaglio, sono state individuate e sequestrate 7,5 tonnellate di prodotti dolciari di vario genere. In particolare, sono stati già intercettati e sottratti al consumo 1.775 tra panettoni e pandori, in parte venduti come lavorazione artigianale quando invece risultavano prodotti a livello industriale e riconfezionati fraudolentemente, in parte privi di etichettatura e tracciabilità, con forte sospetto di analoga condotta illecita. Multati 37 gestori per frode in commercio e detenzione di panettoni senza indicazioni sulla effettiva origine, mentre ad altri 231 sono state contestate violazioni per carenze igienico sanitarie delle materie prime e dei laboratori di pasticceria nonché per mancata applicazione delle procedure preventive di sicurezza alimentare. Al termine dei controlli sono stati emessi 16 provvedimenti di chiusura - sospensione di attività di produzione e vendita. Anche nel controllo della filiera dei prodotti ittici, tradizionalmente consumati nei precetti religiosi, è stato registrato il 40% di esiti non regolamentari, con contestuale sequestro, presso aziende di commercio all’ingrosso e al dettaglio, nonché esercizi di ristorazione, di 2,3 tonnellate di pesce, a causa della mancata tracciabilità di origine e di irregolarità nelle modalità di conservazione del pescato, determinando la sospensione dell’attività di 7 tra grossisti e pescherie per carenze igieniche e strutturali. Tra le situazioni più significative accertate i Nas di Palermo hanno sequestrato presso un’azienda dolciaria della provincia di Agrigento, e peraltro stoccati in locali interessati da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, 618 chili di prodotti dolciari, destinati alla commercializzazione, privi della documentazione attestante l'origine delle materie prime utilizzate, nonché 213 chili di analoghi alimenti scaduti di validità, per un valore complessivo di 14 mila euro.