
I genitori e la sorella di Aldo Naro, il giovane medico di San Cataldo ucciso nella discoteca Goa di Palermo il 14 febbraio 2015, non parteciperanno più alle udienze del processo che si tiene a Palermo e che vede imputati per rissa aggravata e favoreggiamento alcuni buttafuori e il proprietario della stessa discoteca.
«In sette anni - affermano in una nota - non abbiamo mai perso una sola udienza. Siamo sempre stati presenti. Ma adesso basta! Non è tollerabile che un processo del genere possa trascinarsi stancamente per un così lungo periodo di tempo. Siamo ancora in primo grado e con ogni probabilità i reati cadranno in prescrizione».
«La nostra pazienza - continuano il generale dei Carabinieri Rosario Naro, la moglie Anna Maria Ferrara e la figlia Maria Chiara - è stata messa a durissima prova: rinvii troppo lunghi tra un’udienza e l’altra, ripetute assenze di testimoni, continui forfait da parte di consulenti tecnici di parte senza che sia mai stato disposto il loro accompagnamento coattivo. E come se non bastasse, la mancata nomina dei periti per la trascrizione delle intercettazioni fino allo scorso luglio».
La famiglia Naro chiarisce che «si tratta di scelta sofferta ma ragionata: questa estenuante e logorante lentezza mortifica ogni giorno di più le nostre attese di giustizia e la nostra fiducia nelle istituzioni. È uno sfregio alla memoria di Aldo e al nostro immenso dolore. Siamo sicuri che le migliaia di persone che da ogni parte d’Italia, attraverso i canali social, seguono la vicenda di Aldo, comprendano il motivo del nostro gesto».
E concludono: «Il nostro è un grido di protesta, non certo un atto di resa. Andremo avanti fino all’ultimo respiro, ogni giorno più combattivi. Lo dobbiamo a nostro figlio. Per queste ragioni, d’ora in poi parteciperemo soltanto alle udienze del processo per omicidio appena iniziato in Corte d’assise. Questo processo, su cui riponiamo le nostre speranze, rappresenta il frutto tangibile della difficile battaglia giudiziaria che abbiamo condotto in questi anni insieme ai nostri avvocati Salvatore Falzone e Antonino Falzone».
Il processo per omicidio riprenderà il 18 ottobre.
Persone:
3 Commenti
Mefisto
06/10/2022 06:48
......questa è l'Italia......abbiamo il garante dei diritti dei detenuti ma non esiste alcuna figura istituzionale che tuteli le vittime dei reati......e nessuno sembra preoccuparsi dell'assurdo lentezza della Giustizia. Solidarietà alla famiglia Naro
Gabriele
06/10/2022 08:31
La solita VERGOGNA TUTTA ITALIANA. Alcuni magistrati andrebbero perseguiti per la loro manifesta incapacità ed inconcludenza. Buoni solo a ritirare lo stipendio ed usufruire di relativi privilegi.
Rais
06/10/2022 10:15
il generale non dovrebbe stupirsi - purtroppo oggi è capitato a lui e me ne dolgo - i sigg giudici sino a quando non saranno penalizzati continueranno a fare i loro comodi avvalendosi di scuse - io personalmente sono stato vittima dei giudici con vari processi inutili ancora in corso da quasi 10 anni alcuni andranno in prescrizione la beffa che non posso più essere risarcito - mi spiace per la famiglia naro che ancora aspetta giustizia