Sabato 16 Novembre 2024

Scuola, lunedì tutti in classe in Sicilia ma è subito stop: sciopero ed elezioni nella prima settimana

Scuola chiusa

Lunedì 19 settembre tutti gli alunni siciliani torneranno in classe per l'inizio del nuovo anno scolastico, anche se la prima campanella è già suonata in molti istituti isolani. All'orizzonte, però, ecco due stop: il primo, il 23 settembre giorno in cui è stato proclamato lo sciopero di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e del personale della formazione professionale e delle scuole non statali. Venerdì 23 settembre, infatti, la scuola, l’università, la ricerca, l’Afam e la formazione professionale scenderanno di nuovo in piazza per il clima, contro la guerra e la crisi sociale, in occasione dello Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit lanciato da Fridays For Future (Trasporti e mobilità, Energia, Lavoro, Edilizia e povertà energetica, Acqua). Possibili aule deserte, dunque, e conseguenti disagi per i genitori. Dal 23 pomeriggio, poi, le scuole che sono seggi elettorali saranno chiuse a causa delle elezioni Politiche e Regionali del prossimo 25 settembre. Considerata, in Sicilia, la concomitanza del rinnovo del Parlamento nazionale e di quello regionale e che lo scrutinio delle schede per le Politiche avverrà subito dopo la chiusura dei seggi e per le Regionali soltanto lunedì dalle 14, ecco che le scuole che sono seggi elettorali riapriranno non prima di mercoledì 28 settembre, salvo ulteriore slittamento, chiesto dai Comuni, qualora si dovessero prolungare le operazioni di spoglio. Proprio per recuperare i giorni di chiusura per le elezioni, molti istituti siciliani hanno deciso di anticipare l'inizio della scuola di qualche giorno. I ragazzi, infatti, sono ritornati in alcune classi già durante la settimana. Stessa decisione, assunta in virtù dell'autonomia scolastica, anche da alcune scuole in maniera tale da poter sfruttare poi qualche giorno di vacanza in più a ridosso delle festività del 2 novembre, dell'8 dicembre e del 25 aprile. I dirigenti scolastici devono garantire almeno 200 giorni di scuola entro l'anno scolastico ed ecco che le elezioni impongono una riorganizzazione e ciò anche in vista di ulteriori giorni di vacanza in più da prendere a ridosso di alcune festività.

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