Lunedì 23 Dicembre 2024

Covid, in Sicilia contagi stabili: in calo i ricoveri in ospedale

Sono 1.762 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 11.828 tamponi processati. Ieri erano 1.732. Il tasso di positività è al 14,9% in crescita rispetto al 14,6% di ieri. La Sicilia è al quarto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 79.255 con un decremento di 4.389 casi. I guariti sono 6.135 e 16 le vittime, che portano il totale dei decessi a 12.035. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 531, 26 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 32, due in più rispetto a ieri. A livello provinciale si registrano a Palermo 395 casi, Catania 327, Messina 354, Siracusa 139, Trapani 144, Ragusa 100, Caltanissetta 86, Agrigento 156, Enna 61. Se si guardano i dati nazionali, sono 23.438 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 25.389. Le vittime sono 84 in diminuzione rispetto alle 112 di ieri. I tamponi effettuati sono 154.143. Il tasso è al 15,2%, in leggero aumento rispetto a ieri che era al 14,6%. Sono 234 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-5), mentre gli ingressi giornalieri sono 21. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 6.004, 166 in meno nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 711.312, 16.500 in meno rispetto a ieri. Dimessi e guariti sono 20.858.626 (+39.851) mentre il totale dei casi dall'inizio della pandemia è di 21.745.065 e quello dei decessi è di 175.127. Questa settimana è stata raggiunta la quota di un milione di morti per Covid-19 nel mondo da gennaio. Lo ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nel corso della conferenza stampa dell'Oms. "Abbiamo i mezzi per prevenire tuttavia" questi decessi e "chiediamo ai governi di vaccinare cittadini e lavoratori", ha aggiunto. Ad oggi, ha avvertito Ghebreyesus, ancora "un terzo della popolazione mondiale non è vaccinato e non lo sono tre quarti degli anziani nei Paesi più poveri".

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