Come è accaduto nel 2020 e nel 2021, anche quest'anno un componente del razzo cinese Lunga Marcia è in fase di caduta incontrollata verso la Terra. L'impatto è previsto per domani sera, sabato 30 luglio. In base alle previsioni attuali di caduta, la Protezione Civile ha fatto sapere che, dalle misurazioni, non si possono ancora escludere tre differenti traiettorie verso l’Italia. Queste ultime potrebbero interessare il Centro-Sud, in particolare Lazio (da Latina verso Sud), Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.
Le ultime stime aggiornate, elaborate dall’americana Aerospace Corporation, collocano l’evento intorno alle 20.26 (ora italiana) di sabato 30 luglio, con un’incertezza di circa 6 ore. La situazione rimane comunque in evoluzione: il margine di errore rimarrà sostanziale fino all’ultimo. Gli esperti di ora in ora forniscono previsioni sempre più accurate sulla caduta dello stadio centrale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, in rientro incontrollato in atmosfera.
Il Centro Space Situational Awareness di Poggio Renatico, in coordinamento con il Comando delle operazioni spaziali (Cos) della Difesa, che opera alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi), sta monitorando il rientro incontrollato nell’atmosfera del secondo stadio del razzo cinese, che il 24 luglio scorso aveva portato in orbita il modulo Wentian della stazione spaziale della Repubblica Popolare Cinese. Ad oggi, l’ingresso nell’atmosfera è stimato nella tarda notte di sabato 30 luglio.
Ieri c'è stata una riunione del Comitato operativo nazionale della Protezione civile, convocato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio per fare il punto sul rientro sulla Terra del secondo stadio del lanciatore cinese PRC-CZ5B: è comunque ritenuta bassa la possibilità che uno o più frammenti del razzo possano colpire l’Italia, ma non è ancora possibile escluderla totalmente.
Il razzo, un CZ-5B di 53 metri di lunghezza, è decollato dall’isola di Hainan in Cina la scorsa domenica, 24 luglio, e ha consegnato un nuovo modulo alla stazione di Tiangong, la stazione spaziale cinese. La Nasa ha chiesto all’Agenzia spaziale cinese di progettare i suoi razzi per disintegrarsi in pezzi più piccoli al rientro, come è la norma internazionale. Secondo Luciano Anselmo, esperto in dinamica spaziale «abbiamo a che fare con un oggetto che pesa all’incirca 22 tonnellate: sebbene sarà in gran parte bruciato e atomizzato dal rientro in atmosfera - precisa - è comunque plausibile che sopravvivano e cadano al suolo (o in mare) dei frammenti solidi per una massa complessiva di circa 5 tonnellate».
Nel maggio 2020 frammenti di un altro lanciatore Lunga Marcia 5B cinese erano finiti in una zona popolata dell’Africa, in Costa d’Avorio, e avevano danneggiato edifici ma senza causare feriti.
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