La Farnesina è in stretto contatto con la famiglia del piccolo Andrea di 6 anni, il bambino palermitano morto in Egitto, a Sharm el Sheikh, dove si trovava in vacanza. Il ministero degli Esteri, a quanto si apprende, è in contatto, inoltre, con le autorità sanitarie del Cairo per accelerare le procedure di rientro della salma e dei parenti del bambino, la cui morte, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere dovuta a una intossicazione alimentare. «Sono profondamente turbato dalla tragedia che ha travolto la famiglia palermitana in vacanza a Sharm el-Sheikh. Esprimo le più sentite condoglianze ai genitori colpiti dalla terribile perdita del loro piccolo figlio e mi auguro che le loro condizioni di salute migliorino rapidamente, in modo che possano fare rientro a Palermo in tempi brevi. L’auspicio è che vengano, inoltre, effettuati tutti gli approfondimenti per fare luce su questa drammatica vicenda», ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in merito alla vicenda del bimbo palermitano morto in Egitto, dove si trovava in vacanza con la propria famiglia. Il bimbo sarebbe morto per una intossicazione alimentare. Dal canto suo, Francesco Scoma, deputato della Lega e componente dell’Ufficio di Presidenza della Camera, ha invitato «il Ministero degli Esteri ad attivare ogni risorsa disponibile per il pronto rientro della salma e dei genitori in condizioni ancora critiche».