Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti: i maturandi, che a ormai 4 giorni dalla prima prova scritta contano le ore che li separano all’esame di Stato, sono convinti che l’analisi del testo o la sezione poesia verterà su brani di questi autori dell’Ottocento e del Novecento.
Per le due tracce di attualità invece, il 44% (secondo un sondaggio Skuola.net su 3 mila maturandi) immagina che una sarà sicuramente sulla «guerra in Ucraina» o, volendo allargare la visuale, sulle «crisi internazionali»; il 21% punta in particolar modo su «Covid e post pandemia». Briciole per gli altri spunti, dalla «crisi energetica» a «giovani e lavoro», dai «diritti civili» ad «ambiente e inquinamento». Per il capitolo «anniversari e ricorrenze storiche» (possibile oggetto soprattutto del testo argomentativo) da un lato, l’eco mediatica del trentennale dalle stragi di mafia spinge oltre un quarto dei maturandi a pensare che sarà presente una traccia su questa tragica pagina della storia italiana. D’altro canto, però, quest’anno cadono anche i 100 anni dalla marcia su Roma, atto iniziale del regime fascista; quanto basta per far «pronosticare» una traccia del genere al 31% degli studenti.
Impazza insomma il tototema, come di consuetudine, mentre il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi parla di «tracce bellissime», «articolate ma ragionevoli».
Intanto in questi giorni la Scuola d’Estate, il Piano del Ministero dell’Istruzione per coinvolgere studentesse e studenti, su base volontaria, da giugno a settembre, prende forma: in totale, sono 1.061.824 i giovanissimi coinvolti in 3.119 scuole. Si realizzeranno laboratori d’arte, musica e sport alla scrittura creativa. E ancora, competenze digitali, educazione alla cittadinanza attiva, alla legalità e alla cura dei beni comuni, musica e canto, in tutto oltre 57 mila progetti per un totale di 1.711.380 ore di attività, con un budget di 179 milioni di euro, che sono fondi Pon.
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