Nuove contestazioni della Procura di Perugia a Luca Palamara. L’ex magistrato ed ex consigliere del Csm è accusato di aver ottenuto utilità in cambio della «messa a disposizione delle sue funzioni e dei suoi poteri» a favore di due imprenditori, Federico Aureli, titolare della Aureli Moto, poi Aureli Meccanica, e del Kando Beach di Olbia, e Manfredi Leonardo Ceglia, titolare della Artesole, anche loro indagati.
La Procura della Repubblica di Perugia ha notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini per ipotesi di corruzione per l’esercizio delle funzioni e corruzione in atti giudiziari. Due scooter a disposizione, le multe pagate, la possibilità di essere socio occulto di uno stabilimento balneare in Sardegna. In cambio del suo interessamento per le procedure amministrative dello stabilimento stesso e per un procedimento penale a carico dei familiari di Aureli. Ma anche soggiorni a Capri in cambio del suo interessamento per un procedimento penale a carico di parenti di Ceglia, che, rileva la Procura, senza segnalare il rapporto di conoscenza, Palamara aveva definito con l’archiviazione, dopo «già almeno un soggiorno offerto». E anche per un procedimento amministrativo, per il quale il 53enne magistrato romano avrebbe contattato un giudice presso il Consiglio Superiore della Magistratura. Avrebbe inoltre promesso il suo intervento per risolvere alcune problematiche della società Artesole.
La guardia di finanza, sottolinea la Procura, aveva rinvenuto un verbale parziale di verifica della guardia di finanza stessa e uno di ispezione igienico sanitaria dei carabinieri del Nas, nel corso di una perquisizione a casa di Palamara, entrambi i documenti rivolti ad Artesole.
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