
Assistere ad una piece o ad un film sgranocchiando popcorn e sorseggiando bibite, senza però disturbare gli altri spettatori. Scompare un altro divieto per contrastare il Covid: da oggi è possibile consumare cibi e bevande in cinema e teatri, nelle sale da concerto e nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive. Lo prevede la legge 18 del 4 marzo 2022 - che ha convertito il decreto-legge n.1 del 7 gennaio 2022. Il ritorno alla consumazione nelle sale dove si fa spettacolo è dipeso un emendamento approvato all’unanimità lo scorso febbraio dalla commissione Affari sociali della Camera. I gestori delle sale cinematografiche tirano un sospiro di sollievo. “Finalmente questo giorno è arrivato - commenta Andrea Peria, vice presidente regionale dell’associazione generale italiana dello spettacolo (Agis) -, dopo un lungo stop imposto dal governo, ritenuto esagerato e lesivo per le nostre attività commerciali. Vorrei ricordare che nelle sale cinematografiche, durante il lungo periodo della pandemia, non ci sono stati casi di contagio. Un plauso infine va al ministro Franceschini, che ancora una volta ha dimostrato sensibilità concedendo un’ulteriore ristoro per il mancato incasso nel periodo post natalizio».
3 Commenti
Fresh
10/03/2022 09:44
Abbiamo svoltato, non c'è che dire.
Caterina
10/03/2022 12:14
Sono andata al cinema qualche volta da quando le sale sono state riaperte. Quello che ho apprezzato è stata proprio l'assenza di rumori molesti masticatori e di stropicciamento sacchetti. Penso che si possa sopravvivere 100-120 minuti senza ingerire cibo, godendosi tranquillamente lo spettacolo, ma capisco che anche questa è una fonte di guadagno per chi ci lavora.
Lella
10/03/2022 16:20
Signor Peria mi è tornata in mente la figura di Fracchia, il personaggio di Paolo Villaggio, che prostrandosi di fronte al datore di lavoro ,umilmente, esclamava: "Com'e umano lei ".Chiara resa e sottomissione all'autorità. Ringraziamenti? Ricordiamoci che l'Italia è stata una delle piu rigide e spesso la più rigida nelle misure anticovid e che ,attualmente, è l'unica in Europa ad avere il green pass anzi, come se questo non bastasse, il super green pass. Ciò, naturalmente ha recato e sta recando grande danno all'economia.