Oltre 170 imprese chiuse, per l’esattezza 175 a fronte di 111 aperte, con un saldo in negativo di 64 aziende. Tradotto in numeri reali, è l’effetto Covid sulle strutture ricettive siciliane, fotografato in un’indagine nazionale di Assoturismo Confesercenti: un bilancio pesante, che appare un po’ meno nero solo se osservato nel quadro complessivo del Paese, che ha archiviato l’anno scorso con 4116 attività del settore turistico andate in fumo, il dato peggiore dell’ultimo quinquennio, mentre l’accelerazione delle chiusure non è stata compensata da nuove aperture, visto che in dodici mesi sono nate solo 1916 aziende per un saldo negativo di 2200 unità. E a Pasqua si profila un altro crollo. Sul Giornale i Sicilia oggi in edicola un servizio di Andrea D'Orazio
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