Continua a calare il numero di non vaccinati in Italia: sono 5 milioni e 300mila, quasi mezzo in milione in meno rispetto alla scorsa settimana. Gli ultracinquantenni senza alcuna protezione contro il Covid sono 1,4 milioni (100mila in meno della precedente rilevazione). E proprio le persone di questa fascia d’età da martedì potranno accedere sul luogo di lavoro soltanto con il super green pass. I potenziali lavoratori non vaccinati tra i 50 ed i 69 anni sono circa un milione. Torna così a farsi sentire la protesta. Per lunedì attesi in migliaia al Circo Massimo a Roma ad una manifestazione organizzata dal Movimento politico Fronte di liberazione nazionale dell’ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo. Mentre si monitora con attenzione il fenomeno ’Freedom convoy’, nato in Canada e approdato in Europa: oggi i manifestanti dei ‘convogli delle libertà’ si sono radunati al centro di Parigi e sono stati dispersi dalle forze di polizia. Sui social emergono tentativi di far coagulare questa protesta anche in Italia.
Il bollettino quotidiano del ministero della Salute segnala una frenata delle vittime: sono 269. Per tutta la settimana i decessi si erano mantenute sopra i 300 ed il sabato precedente erano stati 375. In diminuzione anche i nuovi casi (62.231 contro i 67.152 di ieri) e gli attualmente positivi (scesi sotto quota 1,7mln). Continuano a calare anche i pazienti in terapia intensiva: sono 1.223 (-42 nelle ultime 24 ore); e quelli ricoverati nei reparti ordinari: 16.310 (-514).
Più di 48 milioni hanno completato il ciclo primario di vaccinazione
Sul fronte vaccini 48,6 milioni di italiani hanno completato il ciclo primario (l’82% della popolazione), mentre 36 milioni hanno fatto il booster (il 60%). Resta consistente lo zoccolo duro di coloro che sfuggono all’iniezione: i più numerosi sono nella fascia pediatrica (5-11 anni) con 1,8 milioni, ma per i bambini l’autorizzazione è arrivata più tardi. Bisogna poi tener conto che tra i non vaccinati c’è anche la quota di chi è esentato per problemi di salute.
In arrivo nuove proteste di piazza
E l’imminente divieto di ingresso nei luoghi di lavoro per gli ultracinquantenni senza certificazione rafforzata sembra aver dato nuovo vigore alle contestazioni di piazza. A Torino oggi un corteo di un centinaio di persone si è mosso tra piazza Castello e piazza Vittorio Veneto, nel centro storico della città. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato ‘La Variante torinesè, il cui leader Marco Liccione ha dato appuntamento in un video su facebook per lunedì a Roma: «ci saremo con ogni mezzo, in modo pacifico, non violento», ha assicurato. «Bastano mille auto per bloccare il centro di Roma» e fare «quello che hanno fatto in Canada». Proprio nella Capitale la mattina del 14 è stata autorizzata la manifestazione di Pappalardo, cui hanno dato adesione vari gruppi da altre città. La questura ha disposto servizi di controllo per prevenire problemi, con controlli sugli accessi alla citta, nelle vie consolari, nei caselli autostradali, nei nodi di scambio. Sarà rafforzato il presidio sui palazzi istituzionali. Cortei si sono registrati anche a Trieste (in Friuli, zona arancione, sarebbero vietati), dove è tornata la protesta con circa un migliaio di partecipanti: in testa lo striscione ’Assieme agli over50 - No obbligo vaccinale, No Green Pass’. A Perugia i manifestanti hanno sfilato con una ghigliottina a simboleggiare - hanno spiegato - la «rivoluzione in atto». A Bolzano in 1.500 si sono radunati sul greto del fiume Talvera. Diversi i cartelli, alcuni contro il green pass, altri con le foto ed i nomi di chi - secondo i manifestanti - sarebbe morto a seguito del vaccino contro il Covid-19. «Cortei e manifestazioni come quelle di oggi - attacca la presidente dei deputati del Pd, Debora Serracchiani - sono i colpi di coda di un movimento che è residuale, minoritario ma ugualmente deprecabile, da circoscrivere e da sanzionare, ove le autorità individuino violazioni».
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