Domenica 22 Dicembre 2024

Gli esperti concordi: il Covid arretra. Ecco le tappe verso la normalità

Il virus sta arretrando, gli esperti lo sottolineano, ma al tempo stesso, attraverso interviste sui maggiori quotidiani invitano alla cautela e alla prudenza. Anche il commissario all'emergenza, Francesco Figliuolo lo ha sottolineato, aggiungendo che almeno per il momento una quarta dose come le precedenti per ora non è prevista. La parola d'ordine adesso è "ritorno alla normalità". Lo stesso Franco Locatelli, coordinatore del Cts, è convinto che qualcosa sta cambiando. "Si sta aprendo una fase nuova per il Paese. Tutti gli indicatori, dall'incidenza cumulativa a sette giorni ogni 100 mila abitanti all'indice Rt, fino al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive, mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica". Ma la ripartenza va gestita."La prossima primavera avremo una notevole diminuzione dei casi positivi, ma dobbiamo continuare a essere prudenti", invece avverte Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, secondo il quale bisognerà anche mantenere il Green pass per tutte l'estate. La strada verso la normalità è comunque tracciata. L'ultimo decreto approvato dal governo ne ha posto le basi, attraverso una serie di punti.

Misure per la scuola

Le lezioni continuano in presenza fino a quattro casi di positività in classe. Quindi, se in una classe di scuola primaria con quattro o meno contagi era scattata la Dad nei giorni scorsi, dal 7 febbraio si tornerà a scuola con l’utilizzo delle mascherine Ffp2. Il governo ha chiarito che il periodo di quarantena di cinque giorni si applica anche agli studenti che «alla data del 5 febbraio 2022 siano già sottoposti a tale misura senza che questa sia ancora cessata». E aggiungo che «resta fermo che la cessazione della misura è condizionata all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare eseguito alla scadenza di detto periodo».

Zona rossa

Il nuovo decreto non ha eliminato le zone a colori, ma ha annullato le restrizioni delle zone rosse per chi è in possesso del green pass rafforzato.

Stranieri che arrivano in Italia

Nel nuovo decreto viene regolamentato anche l'arrivo in Italia da uno Stato estero. Si affronta il tema del soggiorno in albergo, della partecipazione a un evento o semplicemente della volontà di andare a sciare. Chi è guarito o si è vaccinato con un siero riconosciuto come equivalente in Italia — da più di sei mesi, può accedere ai servizi e alle attività per i quali è previsto il green pass rafforzato facendo un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore).

Mascherine e discoteche

Dall'11 febbraio la mascherina all’aperto non sarà più obbligatoria, ma continuerà ad essere imposta al chiuso e anche nei bar e nei ristoranti quando ci si alza dal tavolo. Nei cinema e nei teatri invece va sempre indossata, nelle palestre e nei centri sportivi solo quando si sta nelle aree comuni. Sono luoghi al chiuso nei quali è obbligatoria la mascherina Ffp2 anche treni, aerei, navi e tutti i mezzi del trasporto pubblico locale. L'11 febbraio è una data importante anche perchè si potrà riaprono le discoteche anche per ballare, ma si entra solo con il green pass rafforzato. Se il locale è al chiuso è obbligatorio indossare la mascherina, ma non quando si sta in pista a ballare.

Obbligo vaccinale

C'è un'altra importante. Il 15 febbraio, gli over 50 anni che lavorano dovranno dimostrare di aver effettuato almeno la prima dose di vaccino. Chi non è in regola rischia una multa di 100 euro, ma anche la sospensione dal lavoro senza retribuzione. Se si è sorpresi sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato c'è una sanzione da 600 a 1.500 euro, che raddoppia se la violazione è reiterata. Anche chi deve controllare è soggetto a multe in caso di omesso controllo (sanzioni da 400 a 1.000 euro).

Stato di emergenza

Un'altra tappa della ripartenza è fissata al 31 marzo, quando potrebbe finire lo stato di emergenza. Se il governo deciderà di interromperlo cambierà tutto nella lotta al Covid, dallo smart working nelle aziende fino al ruolo della struttura commissariale che potrebbe agire in regime ordinario o secondo poteri straordinari stabiliti da un apposito decreto.

Fine obbligo vaccinale

L'ultima tappa potrebbe essere infine quella del 15 giugno quando scadrà l’obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori, ovvero personale sanitario e dipendenti esterni delle Rsa, personale scolastico, forze dell’ordine. Ma la strada per quella data è ancora lunga e impervia.

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