Lunedì 23 Dicembre 2024

L’ Oms vede la luce: dopo Omicron fine della pandemia in Europa

Bambini ricevono il vaccino anti covid-19

Omicron dovrebbe segnare la fine della pandemia in Europa. Ultima tappa dopo due anni che hanno segnato il mondo, la variante ha infatti aperto una nuova fase che dovrebbe «plausibilmente» portare all’estinzione del virus. L’analisi è del responsabile dell’Oms per l’Europa Hans Kluge che prevede un nuovo picco di casi entro marzo, con il 60% dei cittadini europei contagiati, prima della graduale fine dell’incubo. Una luce in fondo al tunnel, dunque, mentre il virus continua a correre con picchi di contagi in tutto il mondo. Non solo in Europa (la Germania ha toccato un’incidenza settimanale record di 772,7 casi su 100 mila abitanti) ma anche in Russia e in tutta l’Asia, dalla Cina fino alla Nuova Zelanda. Dove la premier Jacinda Ardern ha rinviato le nozze, a causa delle nuove restrizioni decise dal suo governo. «Il mio matrimonio non sarà celebrato», ha confermato, dopo aver illustrato nel dettaglio le misure messe in campo, tra cui un limite di 100 persone, tutte completamente vaccinate, per qualsiasi incontro o evento. «Non sono diversa dalle migliaia di altri neozelandesi che hanno vissuto situazioni molto più devastanti a causa della pandemia, inclusa quella particolarmente dolorosa di non poter stare con i propri cari quando sono gravemente malati», ha tagliato corto la premier annunciando il rinvio delle nozze. Una decisione presa dopo un picco di casi nella vicina Australia (88 morti in un solo giorno), con l’obiettivo di continuare a rimanere tra le nazioni meno colpite dal Covid: la nuova Zelanda ha registrato ufficialmente 15.104 contagi e 52 decessi dall’inizio della pandemia. La corsa di Omicron preoccupa anche la Cina, determinata a portare avanti gli imminenti giochi invernali e per questo pronta a chiudere, come accaduto nelle scorse settimane, intere città anche per pochi casi, oppure a monitorare, con tamponi a tappeto, intere province. E’ quello che sta accadendo a Fengtai, uno dei 16 distretti della municipalità di Pechino, dove le autorità sanitarie hanno dato il via ad un controllo generalizzato, con un round di tamponi molecolare su tutto il territorio dopo la segnalazione di un nuovo cluster. E’ giunta invece al terzo record giornaliero consecutivo di contagi la Russia. Sono stati 63.205 i casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, dopo i 57.212 contagi di sabato e le 49.513 infezioni di venerdì scorso. Anche Mosca - epicentro dell’epidemia nel Paese - ha segnato un nuovo record, per il quarto giorno consecutivo, con 17.528 nuovi casi. Sia i contagi della capitale, sia quelli nel resto del Paese sono dovuti soprattutto alla diffusione della variante Omicron. I dati del governo indicano 326.112 morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia. Tuttavia, l’agenzia di statistica Rosstat - che basa i suoi dati su una definizione più ampia dei decessi provocati dal virus - ne conta quasi il doppio. E contro le restrizioni anti-covid continuano anche le proteste. Migliaia sono scesi in piazza per protestare contro il super green pass sabato sera in Francia, mentre a Bruxelles la domenica pomeriggio è iniziata con una serie di scontri tra manifestanti e polizia. I dimostranti hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine, che hanno reagito utilizzando gas lacrimogeni e idranti nel quartiere delle istituzioni europee. In migliaia hanno sfilato anche dall’altra parte dell’oceano, a Washington, dove bel mirino di 20 mila no vax sono finiti il presidente Joe Biden e il virologo Anthony Fauci.

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