Venerdì 15 Novembre 2024

Covid, Sicilia vicina all'arancione: ecco le regole per spostamenti, negozi e ristoranti

I dati contenuti nel bollettino di ieri fanno ipotizzare che da lunedì 24 gennaio la Sicilia passerà in zona arancione. La rilevazione del martedì è ormai quella che generalmente viene presa come punto di riferimento nel monitoraggio dell'Iss e del ministero della Salute da cui poi scaturiscono i provvedimenti per le regioni. Secondo i valori emersi ieri, l'Isola dopo aver superato la soglia dei ricoveri nei reparti ordinari e anche quella sull'incidenza (come in tutta Italia) adesso ha raggiunto anche il limite dei posti letto occupati in terapia intensiva. Salvo drastiche inversioni di rotta sull'andamento dei contagi o modifiche alle regole, il passaggio della Sicilia dal giallo all'arancione dovrebbe scattare già da lunedì 24 gennaio. Ma il condizionale è dovuto, oggi più che mai. Sia perché non sono esclusi colpi di scena da Roma dopo il pressing delle Regioni che chiedono di rivedere i criteri per l'attribuzione dei colori, sia perché come molti esperti stanno sottolineando in queste ore, l'ultima ondata avrebbe raggiunto il picco e dunque adesso è lecito attendersi una frenata dei contagi.

Sicilia, Friuli e Piemonte verso la zona arancione

Al di là delle ipotesi, quel che conta è il dato attuale, secondo il quale Sicilia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia hanno numeri da zona arancione. La Valle d'Aosta, invece, che è già in arancione dal 17 gennaio ora rischia addirittura il passaggio in zona rossa. La zona arancione scatta quando si superano contemporaneamente tre indicatori: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche e un'incidenza settimanale di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti (limite che in tutta Italia è stato ampiamente superato da tempo). Secondo Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la Sicilia ieri ha raggiunto il 20% di occupazione delle terapie intensive (che corrisponde alla soglia per il passaggio in zona arancione) e il 36% di occupazione dei posti letto in area non critica. Rischia anche il Piemonte, nonostante i 970 posti letto in più aggiunti nei reparti ordinari la scorsa settimana e che hanno evitato il passaggio in zona arancione già nei giorni scorsi, l'aumento dei ricoveri in area non critica (raggiunto il 30% di occupazione) adesso fa ipotizzare il cambio di colore, aggravato dal 24% delle terapie intensive. Sembra inevitabile l'arancione anche per il Friuli Venezia Giulia (34% nei reparti ordinari e 24% nelle rianimazioni), in bilico l'Abruzzo dove i reparti ordinari sono al 30% e le terapie intensive al 20 per cento. Calabria, Lombardia e Liguria dovrebbero restare in giallo nonostante la criticità di alcuni dati. Ancora sotto soglia, invece, i ricoveri nelle Marche e nella provincia autonoma di Trento. La Calabria, che registra il 43% di ricoveri in area non critica, dovrebbe tenersi distante dalla zona arancione grazie ai ricoveri in terapia intensiva in calo al 17% per cento (ma grazie all'aggiunta di 20 posti letto, già comunicati alla cabina di regia). Il dato delle Rianimazioni dovrebbe tenere in giallo anche la Lombardia (15%), nonostante il 35% di occupazione dei reparti ordinari, così come la Liguria (40% in area non critica e 19% in terapia intensiva).

Cosa cambia in zona arancione

A differenza di quanto accadeva lo scorso anno, le restrizioni in zona arancione riguardano solo chi non ha il super green pass. Chi è in possesso della certificazione rafforzata non è soggetto a grosse limitazioni. Gli spostamenti all'interno del proprio Comune sono sempre consentiti per tutti, mentre quelli verso altri Comuni della stessa Regione e verso altre Regioni sono permessi a chi non ha il green pass solo per ragioni di necessità che vanno giustificati attraverso l'autocertificazione. Fanno eccezione i Comuni di massimo 5mila abitanti da cui tutti possono spostarsi verso altri Comuni entro 30km, eccetto i capoluoghi di provincia. Nessun vincolo col green pass base e con quello rafforzato: ci si può muovere liberamente all'interno e fuori dalla Regione. 

Ristoranti e bar in zona arancione

Bar e ristoranti in zona arancione sono aperti solo per chi ha il super green pass. Chi ne è sprovvisto non può consumare al banco anche per bere un caffè, così come al tavolo, all'aperto o al chiuso. Negli hotel e nei bar e ristoranti al loro interno, possono accedere solo coloro in possesso di certificazione rafforzata.

Negozi e centri commerciali in zona arancione

I negozi che vendono beni o servizi alla persona sono accessibili a tutti i cittadini, così come l'accesso agli uffici pubblici per usufruire dei servizi. Per quanto riguarda i centri commerciali, invece, l'accesso è consentito a tutti nei giorni feriali, mentre nei giorni festivi è consentito solo a chi ha il super green pass.

Sport e palestre in zona arancione

In zona arancione non ci sono limitazioni per l'attività sportiva all'aperto, in aree attrezzate o parchi. Al chiuso, invece, ma anche nelle piscine (comprese quelle all'aperto) è necessaria la certificazione rafforzata. Aperta a tutti l'attività riabilitativa e terapeutica, così come gli sport di squadra e attività in centri e circoli sportivi all'aperto. Gli sport di contatto, sia all'aperto che al chiuso, possono essere praticati solo da chi ha il super green pass. Certificazione rafforzata indispensabile anche per l'attività sciistica, significa che in zona arancione può accedere agli impianti di risalita solo chi si è vaccinato o è guarito dal Covid.

Cinema, teatri, musei, discoteche in zona arancione

Solo chi ha il super green pass può accedere a cinema, teatri, sale da concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo al chiuso. La stessa cosa vale per mostre e musei, discoteche e sale da ballo.

Centri benessere e altre attività in zona arancione

Solo con la certificazione rafforzata è possibile accedere ai centri benessere e ai centri termali, sia all'aperto che al chiuso, a meno che non ci si rechi in questi luoghi per motivi di salute. Super green pass obbligatorio anche per l'accesso ai parchi tematici e di divertimento, ai centri culturali, sociali e ricreativi, a sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

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