
Chiusure illegittime. Si riassume in queste due parole la nota inviata dai prefetti di Palermo e Trapani dopo la decisione dei sindaci delle rispettive province di sospendere l'avvio delle lezioni. Un invito a tornare sui loro passi e a seguire le regole dettate da Roma sul ritorno tra i banchi in zona gialla, mentre in alcune città si moltiplicano i ricorsi contro le ordinanze dei sindaci. A Messina, invece, è intervenuto il Tar che ha sospeso la decisione di Cateno De Luca.
La nota del prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, inviata ai sindaci della provincia ma anche al presidente della Regione e al direttore generale dell'Asp, ricorda cosa prevede la normativa nazionale: i presidenti delle Regioni o i sindaci possono derogare alle norme sulla riapertura delle scuole in presenza di focolai o di “rischio estremamente elevato” di diffusione del Covid.
Forlani ricorda anche che Nello Musumeci ha firmato una ordinanza in cui prevede la possibilità di chiusura delle scuole solo nei territori in zona rossa o arancione.
Il prefetto dunque sottolinea che al momento "nessun Comune della Provincia di Palermo risulta essere stato dichiarato zona rossa o arancione e dunque nella condizione di potere adottare provvedimenti di sospensione dell’attività scolastica". In ogni caso, aggiunge, serve il parere dell’Asp".
Anche il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza ha chiesto ai sindaci di fare un passo indietro, tanto più se si considera che nel capoluogo della provincia la chiusura è prevista fino al 21 gennaio. Rimarcando il valore della didattica in presenza, il prefetto chiede di "valutare ogni possibile diversa soluzione solo a seguito di specifica indicazione dell’Azienda sanitaria provinciale”.
5 Commenti
Giovanni
13/01/2022 18:40
Ritorno in classe, sciopero “storico” in Francia: per i sindacati il 75% dei docenti ha protestato contro la “confusione” dei protocolli.
Vito Passalacqua
13/01/2022 19:14
Che strano! Intervengono i Prefetti... Non si sono mai interessati di nulla, ma eccoli arrivare alla carica quando il Governo vuole tenere le scuole aperte per dimostrare che sono luoghi sicuri. In realtà non solo non è stato fatto niente per rendere sicure le scuole (nemmeno un soldo per impianti di aerazione forzata o depuratori di aria), ma sono state eliminate le misure di sicurezza vigenti l'anno scorso (sdoppiamento classi numerose, distanze minime tra i banchi, etc.).
Francesca
13/01/2022 21:23
Era illegittimo, da sabato siamo arancioni. I sindaci possono chiudere le scuole
Claudio
14/01/2022 12:29
non siamo arancioni, le scuole restano aperte
Rosaria
14/01/2022 08:50
Il provvedimento adottato non tiene conto del fatto che i ragazzi non restano in sicurezza. Si chiudono le scuole e si aprono le porte di casa. Specialmente nei quartieri più degradati, si assiste a scorribande e assembramenti, pertanto la scuola in presenza è il luogo più sicuro. È diffamante chi sostiene che le scuole non siano sicure. Il Sindaco farebbe bene a ritornare sui suoi passi e a bonificare le strade piene di spazzatura. Quì dovrebbe concentrare le sue energie.
Elisabetta
14/01/2022 18:50
Da sabato siamo zona arancione (Paceco, Erice e Trapani)...credo che le scuole chiuderanno e si farà DAD