Covid, Sicilia verso la zona arancione. Le Regioni: inserire nel bollettino solo i sintomatici
Sicilia vicinissima alla zona arancione che potrebbe scattare o lunedì 17 gennaio o il 24 gennaio. Manca poco al raggiungimento del fatidico 20%, la soglia d’allerta arancione fissata dal governo nazionale per il tasso d’occupazione dei posti letto Covid disponibili nelle terapie intensive. Attualmente la Sicilia è al 19,6%. Occorrerà capire, intanto, se la soglia verrà superata nelle prossime ore e poi spetterà alla Cabina di regia nazionale che si riunirà domani per il consueto monitoraggio epidemiologico indicare o meno l'immediato passaggio. Ad oggi, l'Isola non ha ancora raggiunto l'ultimo parametro, quindi un eventuale passaggio in arancione potrebbe anche essere adottato dal 24 gennaio. L'unica cosa certa è che in una Sicilia gialla, le macchie di colore arancione sono sempre di più: la lista dei Comuni che hanno maggiori restrizioni sale a 46. Anche Buccheri, Buscemi e Ferla, nel Siracusano, sono in zona arancione e le restrizioni partiranno da domani fino al 26 gennaio su ordinanza regionale. Lo stesso provvedimento, firmato ieri dal governatore Musumeci, proroga le misure restrittive a Ribera, nell’Agrigentino, fino al 19 gennaio. Intanto, in queste ore si sta pensando a modificare il bollettino quotidiano che rileva il contagio in Italia. Da un lato, il numero esponenziale di tamponi, non permette una fotografia chiara del contagio raffrontata allo scorso anno e dall'altro, perché Omicron infetta di più ma apporta meno danni. I presidenti di Regione vogliono che si cambi e il Cts ne discuterà in un vertice che potrebbe portare a cambiare il calcolo dei positivi e dei ricoverati, su cui si basano le restrizioni. Le Regioni hanno già predisposto una lettera da inviare al ministero e all'Istituto Superiore di Sanità nella quale si chiede tra le altre cose di considerare nel bollettino solo i sintomatici, togliere il tampone di fine quarantena per chi non ha sintomi e rivedere le regole per le scuole elementari.