Avrebbero gestito attraverso il porto di Bari un traffico di sigarette di contrabbando dalla Grecia, corrompendo un finanziere perché li aiutasse ad eludere i controlli in cambio di denaro e tabacco. La Guardia di finanza ha notificato sette misure cautelari: tre in carcere, tra i quali il finanziere 41enne Vincenzo Azzarello, tre agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora con divieto di espatrio. In cambio della sua collaborazione con i contrabbandieri, Azzarello avrebbe avuto somme di denaro dai 10 ai 20 mila e la promessa di un posto di lavoro per la moglie. Azzarello avrebbe anche frodato lo Stato, ottenendo indebitamente bonus stanziati nell’ambito dell’emergenza Covid. In particolare, lui e altri due indagati avrebbero ottenuto indebitamente il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal decreto Cura Italia del 2020, simulando un rapporto di lavoro commissionato dal finanziere ad una donna, moglie di un amico, assunta dal 1 giugno al 12 luglio 2020. Per l’incarico fittizio la falsa baby sitter ha percepito dall’Inps 768 euro, poi divisi con il finanziere. Da Ilir Hoxha, proprietario di una flotta di autobus, il finanziere avrebbe avuto - per agevolarlo nel transito dei bagagli e bus da e verso l’Albania - forniture di sigarette e una richiesta per ottenere una falsa fattura per conseguire il «bonus bici» previsto dal decreto legge per il sostegno al lavoro, all’economia e alle politiche sociali nell’ambito dell’emergenza Covid. Per questa vicenda Azzarello e Hoxha rispondono di corruzione.