Rientro a scuola il 10 gennaio: mascherine Ffp2 e tamponi, cosa occorre per tornare in classe
Il governo tira dritto e il rientro a scuola è confermato per il prossimo 10 gennaio. Alcune regioni, come la Sicilia, nelle quali si tornava in classe già il 7, hanno deciso di adeguarsi al resto d'Italia in attesa di ulteriori comunicazioni su quarantene e misure di sicurezza che potrebbero essere prese dal governo nazionale al termine del confronto con i presidenti di Regione, ma soprattutto dopo aver trovato l’accordo tra i partiti. Già alcune scuole stanno comunque inviando comunicazioni ai genitori sui comportamenti da adottare al rientro, vista la crescita dei contagi da variante Omicron. Tra le misure da adottare, i bambini dovranno indossare in classe i dispositivi di protezione Ffp2 invece delle classiche mascherine chirurgiche. E così ecco che è iniziata la corsa dei genitori alla ricerca delle mascherine Ffp2 da far indossare da lunedì prossimo ai propri figli. Ricordiamo però che, in base alle nuove regole adottate dal governo nazionale, le mascherine Ffp2 andranno al personale che lavora a contatto con alunni che non sono tenuti indossare mascherine, e dunque, le maestre e i maestri delle scuole dell’infanzia e i docenti nelle classi primarie e secondarie dove ci sono alunni che non hanno la mascherina perché esentati per specifici motivi. La struttura guidata dal generale Figliuolo ha già iniziato la distribuzione di questi dispositivi alle scuole che sono destinate, secondo il decreto legge approvato prima di Natale, al personale "preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie". Alcuni istituti in tutta Italia, inoltre, stanno invitando insegnanti, operatori, genitori e bambini, ad effettuare i tamponi in maniera tale da poter eseguire una sorta di screening di massa e ripartire così con una certa tranquillità. I tamponi, lo ricordiamo, non sono obbligatori per legge, salvo nuove comunicazioni che potrebbero anche essere assunte al termine dell'incontro di oggi da parte del governo nazionale.