È drammatica la testimonianza di Vanessa Cavallaro, la donna a bordo dell'auto travolta dallo scoppio che ha causato la stage di Ravanusa. Investigatori e periti sono di nuovo sul luogo della distruzione e la Procura di Agrigento ha dato vita ad una serie di accertamenti che avevano richiesto nei giorni scorsi, come atto dovuto, l'iscrizione nel registro degli indagati di dieci rappresentanti di Italgas Reti, la società che rifornisce il Comune dell'Agrigentino.
"Stavo passando con la macchina ed ad un tratto non ho capito più niente. Mi sono detta: 'Ma dove sono?' - ha detto Cavallaro ai microfoni del Tg1 - , ho aperto lo sportello della macchina e mi sono messa a correre. Sono svenuta, ero piena di vetri sul corpo e tanta paura". Questi i ricordi della donna che per pochi secondi è scampata alla esplosione di gas metano che la sera dello scorso 11 dicembre ha provocato a Ravanusa la morte di nove persone. "Sicuramente c'è stata una perdenza di gas, da quello che abbiamo capito - ha detto Salvatore Lo Leggio, legale della famiglia Pagliarello - . Se questo è legato a delle operazioni malfatte o a delle operazioni che non sono state fatte lo dovremo capire nei giorni seguenti". Al momento si indaga a carico di ignoti per omicidio plurimo colposo e disastro colposo.
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