Nelle stazioni ferroviarie spariscono tre persone al giorno, la storia dei fratellini di Palermo
Nel 2021 gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato 1.188 persone scomparse, di cui circa 1.100 minori. Lo rende noto in sede di consuntivo annuale la Polizia ferroviaria, ricordando tra gli altri i casi del 24 e 25 maggio, quando alla stazione di Palermo sono stati ritrovati, nell’arco di ventiquattro ore, un dodicenne che si era smarrito all’interno dello scalo mentre era in compagnia del fratello maggiorenne e un bambino di 10 anni che si era allontanato da casa per andare in stazione ed aspettare la mamma in arrivo a bordo di un autobus. Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi, sia di viaggiatori che, non rispettando le regole di comportamento hanno messo a repentaglio la propria incolumità, sia di persone colte da malore o aspiranti suicidi. A Santhià (Vercelli), in aprile, un quarantaquattrenne si è recato in stazione con l’intenzione di togliersi la vita e solo l’intervento provvidenziale dei poliziotti ha evitato che si buttasse sotto il convoglio che stava per sopraggiungere. Cinque i salvataggi di persone colte da malore: a Bologna, il 25 maggio, a Foggia, il 22 luglio, a Mestre, il 15 settembre, a Sestri Levante (Genova), il 25 settembre e a Piacenza, il 16 dicembre. Tutti e cinque sono stati soccorsi in un primo momento proprio dagli agenti della Polfer che hanno praticato il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari, utilizzando in quattro casi anche il defibrillatore. Il 21 ottobre, nella stazione storica di Reggio Emilia, gli agenti della Polfer hanno salvato una viaggiatrice che, probabilmente colta da malore, era caduta rovinosamente a terra andandosi ad incastrare con il corpo nello spazio che intercorre tra il marciapiede e la carrozza di un treno viaggiatori in sosta ed in procinto di partire. Diversi gli episodi registrati anche nell’anno appena finito di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli cui vanno incontro. Ecco perché la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 20 mila gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, «Trainto be cool», realizzato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più di 300 mila studenti in oltre 3.500 incontri.