Il Coronavirus corre, complice la variante Omicron, i numeri dei nuovi positivi crescono da Nord a Sud eppure in un anno è cambiato tanto. Basta esaminare i dati e prendere come riferimento il 21 dicembre 2020, l'ultimo lunedì prima delle somministrazioni del vaccino, e il 21 dicembre 2021, esattamente un anno dopo. Lo scorso anno i positivi giornalieri erano 10.872 su 87.889 tamponi processati, oggi invece quasi triplicati, 30.798 su 851.865 test eseguiti. Quindi più positivi e migliaia di tamponi in più anche se c'è da sottolineare che lo scorso anno si conteggiavano soltanto i tamponi molecolari, nel 2021 si conteggiano anche i rapidi. Gli attuali positivi, al 21 dicembre 2021, erano 384.144, mentre un anno fa 613.582. Ma quello che fa davvero la differenza sono i numeri sulle ospedalizzazioni. Quest'anno i ricoveri nei reparti ordinari, sempre prendendo come riferimento il 21 dicembre, sono stati 8.381 mentre nel 2020 erano 25.145, in terapia intensiva 1.012 mentre lo scorso anno 2.731. Stesso discorso per le vittime: il 21 dicembre del 2021 sono state 153, mentre 12 mesi prima 415. Se volessimo esaminare invece la media giornaliera nella settimana, a fine dicembre 2021, per esempio, si sono registrati 29.836 nuovi casi, a fronte dei 15.193 dello stesso periodo nel 2020. Per contro, però, i ricoveri quest’anno sono stati solo 8.722, contro i 24.546 dell’anno prima. Per quanto riguarda i decessi, nel 2021 la media giornaliera nella settimana è stata di 135 contro i 551 del 2020, mentre la media giornaliera delle terapie intensive a fine dicembre 2021 è di 1.023, contro i 2.624 dello stesso periodo dell’anno precedente. C'è da sottolineare che lo scorso anno il picco si registrò a novembre, con quasi 4.000 ricoveri in terapia intensiva, e poi vennero introdotte zone arancioni e rosse a dicembre, anche per i giorni di festa, e i contagi iniziarono a scendere. Adesso, invece, la curva cresce, alcune regioni stanno andando in sofferenza per quanto riguarda i ricoveri e il governo ha emanato da pochissimi giorni nuovi provvedimenti restrittivi: fino al 31 gennaio 2022 niente discoteche, niente feste nelle piazze; fino al 31 marzo 2022 per entrare in bar e consumare anche al banco, pranzare e cenare al ristorante, per accedere in musei, teatri, stadi e cinema serve il green pass rafforzato; dal prossimo 10 gennaio, fino sempre alla scadenza dello stato di emergenza, la stessa certificazione verde serve per andare in palestre, piscine, centri sportivi, prendere aerei, treni, navi, autobus, tram, metropolitane, andare in alberghi, parchi tematici e di divertimento, mostre e musei, centri benessere, centri termali, centri sociali e centri culturali, sale gioco, sale scommesse, corsi di formazione in presenza. Nuove regole che il governo spera possano calmierare la crescita dei contagi anche se l'attenzione è tutta sui vaccini. L'obiettivo per i primissimi giorni del 2022, per molte regioni, tra cui la Sicilia, è incrementare le somministrazioni ai bambini, la fascia 5-11 anni, che viaggia ad un ritmo blando e concentrare gli sforzi sulla somministrazione della dose booster a tantissimi 60enni che ancora non l'hanno ricevuta.