In Sicilia si continua a morire sulle strade e spesso a perdere la vita sono giovanissimi: sei vittime negli ultimi 4 giorni aggravano un bilancio che da gennaio a novembre 2021 conta ben 45 persone decedute. Una scia di sangue che non si è fermata neanche a dicembre: basti pensare che soltanto tra il 22 e il 25 dicembre scorso si sono verificati ben quattro incidenti mortali con 6 vittime, dato che, unito a quello delle altre vittime registrate negli altri giorni di dicembre, farà lievitare il bilancio oltre le 50 unità a fine anno. I dati, comunicati dal vice questore Adelaide Tedesco, dirigente sezione polizia stradale di Trapani, evidenziano come nell'anno che sta per concludersi, si sono verificati, nel periodo gennaio-novembre (l'unico fin qui rilevabile visto che dicembre è ancora in corso), 2.830 incidenti, di cui 38 mortali e mille i feriti. Rispetto al 2020 c'è un aumento ma lo scorso anno non può essere preso in considerazione perchè la mobilità è stata notevolmente ridotta a causa delle restrizioni per il Covid. "Un raffronto, invece, si può fare con il 2019 - dichiara il vice questore Tedesco -. Quell'anno gli incidenti furono 3.289, 34 i mortali e 35 le vittime complessive. Rispetto a due anni fa quindi c'è un netto miglioramento per quanto riguarda i sinistri ma si deve ancora fare di più e cercare di azzerare la casella dei decessi". "La causa principale degli incidenti rimane il fattore umano - sottolinea il vice questore Adelaide Tedesco -: si registra un 97% attribuibile ad una condotta sbagliata dell'automobilista e un 3% ad altri fattori quali, ad esempio, ostacoli che si incontrano per strada. La prima causa dei sinistri è l'eccesso di velocità, non rispettare i limiti imposti può far arrivare 5 minuti prima ma può essere un serio rischio non solo per se ma anche per gli altri occupanti del veicolo e per chi si incontra per strada, compresi i pedoni. La seconda causa di distrazione - continua - è l'uso del telefonino, del tablet e di qualsiasi strumento tecnologico. Occorre riflettere su alcuni dati: guidare e parlare al telefono aumenta di 4 volte il rischio di incidenti e scrivere un messaggio di ben 23. Basti pensare che per scrivere un breve sms servono 10 secondi che sarebbe il tempo di percorrenza di 300 metri in auto: ciò vuol dire che chi scrive percorre quei metri al buio, rischiando di non vedere gente che attraversa oppure ostacoli. Se non rispondiamo subito non muore nessuno, se ci distraiamo aumenta invece il rischio di incappare in brutti incidenti. La terza causa di sinistri è la mancanza della distanza di sicurezza. È un aspetto che troppo spesso si sottovaluta - afferma -. Dobbiamo aumentare la distanza con il veicolo che ci precede se andiamo veloci, se ci sentiamo stanchi o ancora di notte: momenti in cui i riflessi sono minori. Anche quando partiamo e le auto sono molto cariche dobbiamo stare attenti alla distanza perchè il tempo di frenata è maggiore". "Accanto alle cause ci sono le circostanze, come ad esempio un cattivo stato del manto stradale oppure ostacoli ma tutto ciò incide soltanto per il 3% negli incidenti - chiarisce il vice questore Adele Tedesco -. Spesso quando il manto stradale non è perfetto, vengono previsti appositi limiti di velocità che l'automobilista deve rispettare; anche qui, se non si rispetta il limite imposto, l'incidente è da attribuire all'uomo. Per ridurre le morti sulle strade dobbiamo dare tutti un contributo, migliorando il nostro modo di stare alla guida". La polizia stradale è impegnata costantemente, durante l'anno, in campagne di sensibilizzazione rivolte sia agli adulti che ai ragazzi. Spesso infatti, gli agenti si recano presso le scuole per parlare ai ragazzi, e attraverso l'utilizzo di diversi strumenti e immagini li si invita a riflettere. "Alcuni giovani non conoscono l'obbligo delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori - racconta -. Il nostro obiettivo è sensibilizzarli, spiegando quali sono i comportamenti giusti e quali le conseguenze di quelli sbagliati. A proposito di cinture, ci capita spesso di fermare gente che tiene i bambini in braccio e non nei seggiolini per auto. È un grosso rischio, le braccia non possono sostituirsi alle cinture perchè non hanno la forza di sostenere il peso del piccolo. Anche in questo caso bisogna riflettere su un aspetto che è dato dal peso reale del bambino, moltiplicato per la velocità e diviso per due: se si tiene in braccio un bimbo di 10 chili e si cammina a 50 km orari, nel momento in cui avviene l'incidente le braccia dovrebbero avere la forza di contenere un peso di 250 chili". In questi giorni molti italiani si stanno mettendo in viaggio per le festività natalizie e puntuali arrivano i consigli e le raccomandazioni della polizia stradale: "Quando si affrontano i viaggi lunghi occorre da un lato, verificare l'efficienza del veicolo, la pressione delle ruote, il livello dell'olio, il sistema frenante e dall'altro, informarsi sulla viabilità, percorrere le regolari corsie, non mettersi in viaggio se si è stanchi oppure fermarsi nelle aree di sosta". "Per far diminuire il dato della mortalità ciascuno deve dare il proprio contributo - afferma il vice questore -, noi effettuiamo i controlli ma l'automobilista deve rispettare obblighi e limiti. Se si sottovaluta il rischio dell'incidente e si sottostima, l'obiettivo non lo possiamo raggiungere". Per quanto riguarda le sanzioni, per l'uso del cellulare alla guida, che attraverso una recente modifica si estende anche all'utilizzo di tablet, pc portatili, si va da un'ammenda di 165 a 660 euro e se si è recidivi nel biennio scatta la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Per quanto riguarda l'eccesso di velocità, più si supera il limite più la multa è salata e le sanzioni aumentano se l'infrazione avviene di notte; prevista anche la decurtazione di punti dalla patente. Per quanto riguarda il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza la multa va da 81 euro a 326 euro, 5 i punti che vanno decurtati.