Sabato 23 Novembre 2024

Omicron incubo di Natale, 7 i casi a Palermo: tanti punti oscuri per la variante Covid

Il rischio di un invitato indesiderato alle feste natalizie adesso incombe davvero anche a Palermo. Omicron, la variante Covid sulla quale ancora c'è molto da sapere, è presente in città e sta allargando i suoi tentacoli. Complessivamente sono sette i casi finora accertati, tutti individuati all'aeroporto Falcone Borsellino. Si tratta di tre palermitani provenienti dall’estero, adesso in isolamento domiciliare, e di quattro stranieri sbarcati in Sicilia e portati subito al Covid hotel di Palermo. Il test molecolare sequenziato al Crq, il Centro regionale qualità laboratori della Sicilia, ha confermato l'esito. Sette i casi, ma rischiano di essere di più visto che sono in corso altri accertamenti su campioni prelevati ad alcuni dei numerosi passeggeri trovati positivi in questi giorni al rientro in Sicilia. Non solo a Palermo, del resto, sono stati registrati casi di Omicron. Da fonti sanitarie, come riportato da Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, risulta che i positivi finora comunicati all’Istituto superiore di sanità nell'Isola sono ben più di dieci, con diversi campioni esaminati da altri centri regionali adibiti al sequenziamento. Lecito attendersi, dunque, che nel pieno delle feste di Natale il numero dei casi aumenterà, così come sta succedendo in altre regioni e in altri Paesi.

Cosa sappiamo della Omicron e cosa no

Su Omicron ci sono ancora tanti punti oscuri e pochi dati certi. Innanzitutto si sta cercando di comprendere quanto sia in grado di sfuggire ai vaccini e di provocare o meno una forma grave della malattia. Quel che appare chiaro è che la variante ha un'alta capacità di infettare, fra 3 e 7 volte maggiore rispetto alla variante Delta, e che comprende 32 mutazioni e un'elevata capacità di infettare Spike, che il virus utilizza come un artiglio per aggredire le cellule. Ma ci sono ancora tanti interrogativi senza risposta. Sui vaccini per esempio gli esperti non sono ancora in grado di "pesare" la loro capacità di contrastare la Omicron. Molti studi sono in corso e i dati preliminari ad ora disponibili sembrano indicare che i contagi non vengono evitati. Resta da capire poi se e quanto la terza dose del vaccino sia in grado di bloccare la variante e in proposito non ci sono dati sufficienti per trarre delle conclusioni. Al momento si sconosce anche quanto tempo è necessario alla Omicron per replicarsi, ossia ogni quanto tempo i casi provocati da questa variante raddoppiano: al momento l'ipotesi prevalente indica da 2 a 3 giorni. Nessun dato definitivo nemmeno sulla rapidità con la quale la variante infetta la cellula umana e resta da chiarire, infine, se e quante persone già colpite da altre varianti possono reinfettarsi.

Quando sono comparsi i primi casi di Omicron

La variante è stata identificata per la prima volta un mese fa esatto. Era il 22 novembre 2021, quando nei laboratori di Botswana e Sud Africa che stavano analizzando campioni del virus prelevati fra l'11 e il 16 novembre, sono stati intercettati i primi casi, allarmando rapidamente tutto il mondo. Il 24 novembre, infatti, il Sud Africa la segnalava all'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che già il 28 novembre parlava di una "corsa contro il tempo" per riuscire ad arginarla. Da allora è stato un susseguirsi di casi, tanto che a oggi sono 78 i Paesi nei quali è presente. Gli esperti sono certi che nel giro di poche settimane sarà prevalente nella maggior parte dei Paesi, tanto che in alcuni già lo è: attualmente sono almeno 15 quelli in cui la Omicron è presente nella maggior parte delle sequenze genetiche depositate; in sei di questi Paesi la Omicron ha già raggiunto il 100% delle sequenze, sostituendosi alla Delta.

Vaccini e Natale

Contro Omicron al momento non resta che affidarsi alla prudenza e alla vaccinazione. A Palermo, anche durante le festività natalizie l'hub della Fiera del Mediterraneo resterà regolarmente aperto sia per la vaccinazione anti-Covid, sia per i tamponi in modalità drive-in. Novità, invece, riguardano l’open day, cioè la possibilità di andare alla fiera per vaccinarsi senza prenotazione. Questo servizio sarà sospeso sabato 25 dicembre, venerdì 31 dicembre e sabato 1 gennaio: in queste giornate la vaccinazione sarò possibile solo su prenotazione, attraverso la piattaforma https://fiera.asppalermo.org. La temporanea sospensione dell’open day vale sia per il padiglione 20, dove si vaccinano persone dai 12 anni compiuti in su, sia per il padiglione 20A dedicato ai bambini sotto gli 11 anni. L’orario resta invariato: dalle 9 alle 19 per i vaccini, dalle 8 alle 13 per i tamponi.

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