Sabato 23 Novembre 2024

Nuovo decreto, terza dose dopo 4 mesi e green pass valido 180 giorni: verso la stretta anti Covid

L'Italia ha superato i 30mila contagi giornalieri e i ricoverati in terapia intensiva sfondano quota mille. Numeri destinati a crescere nei prossimi giorni, con ipotesi di 50mila contagi giornalieri proprio negli ultimi giorni del 2021. Le restrizioni ci saranno, ormai è certo ma non sono previste chiusure. Il decreto che sarà approvato domani da un lato salverebbe attività e negozi, dall'altro tenterebbe di accelerare sulle terze dosi, e potrebbe anche porre anche alcune limitazioni ai non vaccinati. Il governo, prima di decidere, esaminerà attentamente, insieme agli esperti, gli ultimi dati sull'andamento epidemiologico e soprattutto sulla variante Omicron. E non è escluso che il testo possa contenere da un lato consigli in vista del Natale e dall'altro misure più restrittive per l'intero periodo di festività.

Mascherina obbligatoria

La mascherina obbligatoria all'aperto dovrebbe essere l'unica certezza contenuta nel decreto. Troppi i contagi e tantissimi gli spostamenti per strade e piazze in questi giorni.

Terza dose, richiamo anticipato

Novità potrebbero essere introdotte sulla terza dose: il decreto potrebbe prevedere, così come già sta accadendo in vari Stati, di anticipare  la terza dose quattro mesi dopo la seconda (al momento è 5). Ciò per ridurre il rischio di una mancata copertura vaccinale contro le varianti Delta e Omicron.

Green pass, validità a 6 mesi

Il decreto dovrebbe prevedere anche una validità inferiore del green pass rafforzato. Non più 9 mesi, bensì 6 o addirittura 5, in maniera tale da metterlo in linea con la terza dose.

Feste

Tanti sindaci e governatori, da Nord a Sud, hanno già disposto divieti per i festeggiamenti in piazza ma il governo potrebbe anche vietarle in tutta Italia. Per quanto riguarda le feste di Capodanno nei locali, invece, potrebbe entrare in vigore il tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Tamponi ai vaccinati

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa di fine anno, non ha escluso il ricorso al tampone anche per i vaccinati: "Le mascherine oggi sono previste all’aperto nel caso di grandi assembramenti, non è escluso l’applicazione del tampone perchè nel green pass c'è un periodo in cui la protezione delle due dosi decresce e in quel periodo può essere utile farli". "La cosa importante da capire - ha poi aggiunto - è sapere quanto dura la copertura tra seconda e terza dose, quando la durata tende a scadere occorre fare il tampone, è una misura temporanea ma bisogna farla".

Scuola

Sono in netta crescita i contagi tra i bambini e a scuola, negli ultimi giorni sono aumentate le classi in Dad e così c'è chi ipotizza anche vacanze di Natale più lunghe. L'argomento, però, non è immediato ma se ne riparlerà nei primissimi giorni di gennaio in base all'andamento epidemiologico. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha chiarito che la decisione "dipenderà dal picco della variante Omicron e solo nel caso di una impennata simile a quella attualmente in corso in Gran Bretagna, potrebbero essere valutate misure ulteriori mentre adesso non siamo in questa condizione".

Le regole e i consigli

Il decreto, così come avvenuto in passato, dovrebbe poi contenere alcuni consigli. Per la sera del 24 e il pranzo del 25 il governo dovrebbe limitarsi a raccomandazioni sulle feste in casa e verrà consigliato di evitare assembramenti, buffet e contatti con i non vaccinati, soprattutto in presenza di persone fragili. Inoltre, per evitare rischi, così come suggerito dal Cts, sarebbe meglio effettuare un tampone a ridosso del pranzo e della cena in modo da essere sicuri di non aver contratto il Covid prima dell’incontro.

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