È appena iniziata una settimana di arrivi in Sicilia e non ci riferiamo soltanto ai tantissimi turisti che trascorreranno il Natale nell'Isola: si tratta degli oltre 70mila siciliani, studenti e lavoratori, che tornano come di consueto nella loro terra natìa per riabbracciare i propri cari. Emblematica rimarrà la scena dei treni presi d'assalto prima del lockdown, quando migliaia di persone decisero di "scappare" dal Nord per tornare al Sud. Chi non trovò posto, decise di affrontare il viaggio in auto ed emblematiche rimarranno anche le immagini agli imbarcaderi di Messina con gente bloccata in attesa di nuove disposizioni dalle autorità.
Festività natalizie, in 70mila verso la Sicilia
La situazione adesso è diversa anche se il numero dei contagi è in aumento e la preoccupazione è tanta anche perchè a muoversi saranno ben 70mila persone. Questo numero è riferito allo scorso anno quando la struttura commissariale stimò l’effettivo numero di chi era tornato in Sicilia. Nel dicembre del 2020, il governo Conte emanò un decreto che vietava ogni spostamento nel periodo di Natale, eccezion fatta per i ritorni a casa di fuori sede e lavoratori emigrati, concessione fatta soprattutto a molte regioni del Sud.
Festività natalizie, l'incognita dei turisti
Numeri che però potrebbero essere leggermente superiori. Alle oltre 70mila persone che tornano in Sicilia si aggiungono i turisti attesi nell'Isola in questi giorni. Ma il numero rimane un'incognita, come afferma Toti Piscopo, presidente della sezione “Turismo e Nautica” di Sicindustria Palermo: "Una previsione su quanti turisti saranno presenti nell'Isola non può essere fatta perchè ci sono tante variabili e negli ultimi giorni in tutta Italia si sono verificate disdette". L’arrivo della variante Omicron e la prospettiva di un aumento esponenziale dei contagi, hanno infatti consigliato a ben 8 milioni di italiani di rinunciare a viaggi e vacanze per i giorni di Natale e Capodanno. A ciò si aggiungono anche possibili nuove restrizioni che dovrebbe adottare il governo nazionale il prossimo 23 dicembre, quando è atteso il Consiglio dei Ministri. Nuove misure che potrebbero far aumentare le disdette tra Natale e Capodanno.
Festività natalizie, l'esodo e i contagi
Quest'anno c'è lo spettro della variante Omicron e di un contagio che può raggiungere numeri incontrollabili a gennaio. I controlli previsti sono affidati al buon senso: in questi giorni molti giovani tornati dal Nord e sbarcati all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo si sono sottoposti a tampone prima di riabbracciare i familiari ma non esiste un percorso obbligatorio. E se è vero che per viaggiare occorre essere muniti di green pass, quindi vaccinati o in possesso dell'esito di un tampone negativo, c'è chi sostiene che l'aver ricevuto la somministrazione, ma non aver effettuato il tampone all'arrivo, possa "nascondere" una potenziale positività e contribuire inconsapevolmente all'aumento dei contagi.
Festività natalizie, i controlli in aeroporto
All'aeroporto i tamponi sono obbligatori, come deciso dal governo Draghi, anche per i vaccinati che arrivano dall’estero ma per chi giunge da tutte le destinazioni italiane non vi è alcun controllo. Chi sbarca può scegliere se sottoporsi a tampone e recarsi nell'area allestita oppure se tornare a casa o andare in giro a visitare le bellezze della Sicilia. Tantissime le segnalazioni simili arrivate negli ultimi giorni.
Festività natalizie, i controlli al porto e nelle stazioni
Al porto di Palermo i controlli del Green Pass si limitano alla nave da Tunisi. Per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza ci si limita a controllare il Green Pass base.
Festività natalizie, i controlli sullo Stretto di Messina
Chi ha deciso di arrivare in Sicilia in auto, attraversando lo stretto di Messina, dovrà esibire, così come introdotto dal governo Draghi, il Green Pass base per salire sul traghetto.
Caricamento commenti
Commenta la notizia