Sono tanti gli italiani che in questi giorni si stanno sottoponendo alla vaccinazione eterologa anti-Covid ma molti sono restii. In particolar modo, chi ha completato il ciclo con Pfizer, adesso non sembra intenzionato a farsi somministrare il Moderna per il booster. Medici e virologi, però, sostengono che non si debba avere alcuna preoccupazione.
Cosa è il booster
L'obiettivo della dose booster è mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria. Si somministra a chi ha avuto buoni risultati dopo il primo ciclo vaccinale, ma a distanza di tempo ha comunque bisogno di una dose di rinforzo a fronte del calo di copertura immunitaria. Per i vaccini anti-Covid si calcola una diminuzione dell'immunizzazione già dopo il quinto mese, ecco perché in Italia dopo 150 giorni dalla fine del primo ciclo vaccinale si può somministrare la terza dose.
Vaccini autorizzati per il booster
I vaccini autorizzati in Italia per la dose di richiamo sono i due vaccini a mRna: Pfizer e Moderna. Attualmente entrambi possono essere utilizzati per il richiamo indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato: sia che il ciclo primario di vaccinazione sia stato eseguito con vaccino adenovirale Astrazeneca o Janssen, sia nel caso in cui per le prime due dosi sia stato utilizzato l’altro vaccino a mRna, procedendo quindi alla somministrazione di una dose di richiamo con il tipo diverso di vaccino a mRna, chiamata eterologa.
Dosi per il booster
Per il booster o terza dose vengono somministrati 30 mcg in 0,3 mL per Pfizer/BioNTech (dose intera) oppure 50 mcg in 0,25 mL per Moderna (mezza dose).
Vantaggi della vaccinazione eterologa
Secondo alcuni studi ci sarebbero benefici con la vaccinazione eterologa. L’Ema e l’Ecdc hanno dichiarato ufficialmente che le prove disponibili finora con diversi tipi di vaccini autorizzati indicano che una vaccinazione eterologa dia risposte immunitarie buone o addirittura in alcuni casi migliori rispetto ad un richiamo omologo e che il booster con un mRna, dopo una serie primaria di vettori, sia capace di produrre una risposta immunitaria più forte del contrario. Per quanto riguarda la sicurezza, gli esperti sostengono anche che le combinazioni di richiamo eterologhe e omologhe rimangono comparabili sulla base dei dati finora disponibili.
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