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Cagliari, vuole l'eredità e cerca un killer per uccidere moglie e suocera

La separazione non gli bastava, i soldi non gli bastavano. Così, per evitare di continuare a pagare alimenti e per poter incassare una succulenta eredità, ha deciso di risolvere il problema alla radice: ammazzare moglie e suocera. Ma, siccome per un impiegato è assai difficile procurarsi una pistola e soprattutto, premere il grilletto, ha deciso di trovarsi un killer. Un sicario, qualcuno che potesse uccidere le due donne senza troppi problemi di coscienza. L’ha cercato, l’ha trovato - o almeno pensava di averlo trovato - ma alla fine è stato proprio il pregiudicato a tradirlo. Succede a Sarzana.

Aveva proposto al killer 30 mila euro per uccidere moglie e suocera

Lui, impiegato aziendale di 50 anni originario della provincia di Parma, fedina penale pulita e un matrimonio fallito alle spalle, con la moglie ormai residente da tutt’altra parte, ci ha rimuginato sopra un bel pò poi si è messo a caccia di qualcuno che potesse eseguire il lavoro senza farsi grossi problemi. Così ha incrociato un pregiudicato per reati minori, ben conosciuto dalle forze dell’ordine locali. A lui ha proposto l’affare: 30 mila euro per ammazzare moglie e suocera in una volta sola. Un lavoretto pulito. Il costo dell’operazione sarebbe stato suddiviso così: diecimila euro subito a titolo di acconto, 20 mila euro a lavoretto concluso. Il pregiudicato ha preso tempo, ha detto di volerci pensare. Ma anche i pregiudicati hanno un cuore.

Non se l'è sentita di fare il sicario e ha denunciato tutto ai carabinieri

L’uomo ci ha pensato e ripensato poi si è risolto a fare la cosa giusta: un conto è rubare e truffare, un altro è ammazzare due persone. Così ha pensato bene di andare dai carabinieri a raccontare tutta la storia. Mentre i carabinieri si affrettavano a mettere sotto discreta sorveglianza moglie e suocera e a avviare le indagini, l’ignaro impiegato, sciolto il problema di rintracciare un sicario, si è messo a fare quella che in gergo si chiama «l’istruttoria». Ha seguito le due donne appuntandosi orari di entrata e uscita da casa: spesa, parrucchiere, lavoro senza mai perdersi un orario o un tragitto. Scopo di questo diario, fornire al killer gli strumenti utili a portare a termine il "lavoretto pulito".

La trappola: all'appuntamento per il pagamento c'erano i militari dell'Arma

Poi ha ricevuto la telefonata del sicario che gli ha confermato di voler assumersi dell’incarico. I due hanno concordato ancora una volta la modalità del pagamento perché non ci fossero fraintendimenti: 10 mila euro subito come acconto, 20 mila a saldo, ovvero a omicidi portati a termine. Poi si sono dati appuntamento ovviamente sul far della sera in una zona decentrata di Sarzana. L’impiegato è arrivato con la busta dei soldi in tasca. Poco dopo è arrivato anche il presunto killer. Nel momento in cui l’uomo ha consegnato la busta con i soldi sono saltati fuori i carabinieri di Sarzana che hanno fermato l’impiegato con l’accusa di tentato omicidio e se lo sono portato in caserma. La Procura della Spezia, informata da tempo dei fatti, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nel frattempo, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione sarzanese dell’impiegato, trovando e sequestrando materiale definito «interessante».

A Quartu Sant'Elena accoltellata a morte una donna, fermato il complasgno

Se in Liguria è stato sventato un duplice femminicidio in Sardegna si è consumato l’ennesimo delitto ai danni di una donna. A Quartu Sant’Elena, città metropolitana di Cagliari, una 50enne romena è stata trovata priva di vita nella propria abitazione. Sul corpo numerose coltellate. A dare l’allarme la sorella della vittima che da tre giorni non riusciva a mettersi in contatto con lei e ha chiamato i carabinieri.  Il compagno è stato fermato.

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