Sabato 23 Novembre 2024

Reddito di cittadinanza, in Sicilia già 366 stranieri fuori legge con la residenza: blitz anche a Castelvetrano

Aumentano i casi di stranieri che hanno ottenuto indebitamente il reddito di cittadinanza. Dopo il Ragusano e il Messinese, questa volta i "furbetti" sono stati scoperti nel Trapanese: in soli 12 giorni la guardia di finanza ha svelato, in totale, ben 366 casi irregolari.

Stranieri "furbetti" nel Trapanese

L'ultima indagine in ordine di tempo, condotta con il coinvolgimento della sede provinciale dell’Inps, ha consentito di scoprire 91 stranieri, prevalentemente di nazionalità nigeriana e ghanese, che, tra il 2020 e il 2021, avevano ottenuto indebitamente il sussidio attestando falsamente, all’atto della domanda di accesso al beneficio, di essere residenti sul territorio nazionale da almeno dieci anni. I finanzieri hanno esaminato una vasta platea di richieste del reddito di cittadinanza a Castelvetrano ed è da qui che è emerso come molti soggetti stranieri, alcuni dei quali oggi non più residenti in Sicilia e altri giunti in Italia da poco tempo, abbiano avuto illegalmente accesso alla misura socio-economica, dichiarato falsamente di godere del requisito di residenza da almeno dieci anni e percependo erogazioni non spettanti, per circa 300 mila euro complessivi. I 91 cittadini stranieri sono stati tutti denunciati alla competente Autorità Giudiziaria ed obbligati a restituire allo Stato gli importi indebitamente ottenuti.

Stranieri "furbetti" nel Ragusano

Lo scorso 25 novembre, la guardia di finanza di Ragusa aveva scoperto 165 stranieri che, dichiarando di essere residente sul territorio italiano da almeno 10 anni, avevano intascato indebitamente oltre un milione. Anche in questo caso, le persone sono state segnalate all’Inps per la revoca e il recupero del beneficio economico e sono state denunciate per falso.

Stranieri "furbetti" nel Messinese

Soltanto sei giorni fa 110 cittadini stranieri erano stati invece scoperti e denunciati dai finanzieri del comando provinciale di Messina. Si trattava in maggioranza di cittadini rumeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche di Paesi europei e perfino dall’America latina e dei Paesi arabi. Era stato applicato anche il decreto di sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite, pari a circa 817 mila euro.

Somme indebitamente percepite

In totale, nelle tre operazioni sono state oltre due milioni di euro le somme indebitamente percepite dagli stranieri, esattamente 2 milioni e 117 mila. Tutti i 366 stranieri sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie ed obbligati a restituire allo Stato gli importi indebitamente ottenuti.

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