Sono oltre 200mila gli interventi di aiuto richiesti nelle stazioni siciliane. Storie di ogni tipo, dai beni di prima necessità al cibo. Solo a Catania sono stati 169.439 gli interventi di assistenza effettuati dall’ Help Center gestito dalla Caritas Diocesana. Tra questi 168.291 sono stati a bassa soglia (distribuzione di pasti e beni di prima necessità) mentre 1.148 sono stati di orientamento sociale, ovvero servizi di segretariato sociale, accoglienza, offerta di posti letto e orientamento igienico sanitario o nella ricerca di lavoro. I servizi di assistenza hanno interessato un totale di 1.013 utenti: il 64% già fruitori dell’Help Center e il 36% nuovi. In particolare, si tratta per il 77% di uomini, il 23% sono donne e 1 persona transessuale. Per quanto riguarda invece la nazionalità, il 55% degli utenti sono cittadini italiani, il 5% cittadini comunitari e il 39% extracomunitari. A Messina invece sono stati 21.279 gli interventi di assistenza gestito dalla Caritas Diocesana-Cooperativa Sociale Santa Maria della Strada. Tra questi 17.006 sono stati a bassa soglia (distribuzione di pasti e beni di prima necessità) mentre 4.273 sono stati di orientamento sociale, ovvero servizi di segretariato sociale, accoglienza, offerta di posti letto e orientamento igienico sanitario o nella ricerca di lavoro. I servizi di assistenza hanno interessato un totale di 235 utenti: il 69% già fruitori dell’Help Center e il 31% nuovi. In particolare, si tratta per l’87% di uomini e per il 13% di donne. Per quanto riguarda invece la nazionalità, il 37% degli utenti sono cittadini italiani, il 16% cittadini comunitari e il 47% extracomunitari. In tutta Italia sono stati oltre 473mila gli interventi di assistenza a persone in difficoltà realizzati dai 18 Help Center presenti nelle stazioni ferroviarie italiane. E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS) presentato in un evento in streaming all’Auditorium Villa Patrizi, sede del Gruppo FS Italiane. Presenti Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale Anci, Francesco Parlato, Chief Institutional and Regulatory Affair Officer Ferrovie dello Stato Italiane, Anna Maria Morrone, Responsabile Organization and People Development Ferrovie dello Stato Italiane. Il rapporto annuale ONDS, patrocinato dell’ANCI, e per la prima volta in digitale, è stato illustrato da Alessandro Radicchi, Direttore dell’Osservatorio. Nel corso della presentazione si è tenuta anche una tavola rotonda, a cui hanno partecipato Luigi Corvo, docente di Global Governance Università di Roma Tor Vergata, Aldo Morrone, direttore Scientifico Istituto San Gallicano (IRCCS) Roma, Marco Girella, responsabile Help Center di Genova, Massimo Ippoliti, responsabile Help Center di Pescara. Nel 2020 agli Help Center della rete ONDS si sono rivolte 15.676 persone (-30% rispetto al 2019). I nuovi utenti, ossia le persone che per la prima volta sono state prese in carico dai servizi sociali di stazione della rete ONDS, sebbene siano diminuiti in valore assoluto (-37% rispetto al 2019) superano comunque il 52% degli utenti totali. Significativo l’aumento dei cittadini italiani che hanno chiesto assistenza agli Help Center, con la percentuale cresciuta dal 24% del 2019 al 28% (4.089) del 2020. Il numero maggiore di persone in stato di necessità che ha chiesto assistenza è rappresentato dagli stranieri: nel 2020 sono stati 11.587. Di questi 1.405 cittadini comunitari (9%) e 9.255 extracomunitari (63%). Gli uomini restano la maggioranza: 12.540 (82%) degli utenti; le donne 2.758 (18%) e 26 le persone transgender. Nel 2020 sono stati circa 49 mila gli interventi di supporto e orientamento sociale e oltre 424 mila gli interventi di “bassa soglia” (distribuzione di pasti, coperte, abiti e beni di prima necessità) per un totale di 473 mila interventi di assistenza (-9%) rispetto al 2019, dovuto in particolare a una riduzione del 52% degli interventi di orientamento sociale e a un aumento del 2% degli interventi a bassa soglia, nonostante il calo degli utenti. Attualmente la Rete di solidarietà comprende 18 Help Center, sportelli di ascolto situati all’interno e/o nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie che orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. I locali sono concessi in comodato d’uso gratuito da FS Italiane e sono gestiti da Associazioni a scopo sociale locali, d’intesa con i Comuni. I primi due centri sono stati istituiti nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale: ad essi si sono aggiunti quelli di Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Napoli Centrale, Foggia, Reggio Calabria, Messina, Bari, Catania, Brescia, Pisa e Cagliari. È stata inaugurata da poche settimane “La Foresta – Accademia di Comunità”, il nuovo centro di Rovereto.