Loredana Leggio, dottore e assegnista di ricerca al dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche (Biometec) dell’Università di Catania, è una delle due vincitrici della borsa di studio BraYn Starting Grant, un finanziamento per i giovani ricercatori in Neuroscienze all’inizio della carriera, grazie a un progetto su “Identificazione di molecole bioattive responsabili della neuroprotezione di veicoli elettrici derivati da astrociti”. L’altra vincitrice del riconoscimento messo in palio dalla “Brainstorming Research Assembly for Young Neuroscientists”, è Eveljn Scarian, del dipartimento di Scienze del Cervello e del Comportamento dell’Università di Pavia. L'obiettivo principale dell'iniziativa BraYn è organizzare una conferenza scientifica che coinvolga diversi laboratori in Italia e in Europa dove giovani ricercatori, in particolare dottorandi e postdoc junior, possano condividere le loro conoscenze, abilità e idee per stabilire nuove collaborazioni tra diversi gruppi di ricerca. Leggio, trentaquattrenne di origini ragusane, ha conseguito la laurea magistrale in Biologia cellulare e molecolare all’Università di Catania nel 2013, formandosi professionalmente nel laboratorio dei professori Vito De Pinto e Angela Messina e conseguendo nel 2017 il dottorato di ricerca in Scienze geologiche, biologiche e ambientali (XXIX ciclo). Spinta dall’interesse per la biologia molecolare e le neuroscienze, ha vinto un assegno di ricerca dal titolo “Characterization of exosomes as natural messengers of bioactive molecules in the glial-neuronal signaling in Parkinson's disease”, finanziato dalla “Fondazione con il SUD”, svolgendo poi il suo primo postdoc dal 2017 al 2020 presso il Biometec, all’interno del laboratorio del prof. Nunzio Iraci, esperto di neurodegenerazione e vescicole extracellulari e della professoressa Bianca Maria Marchetti, esperta nello studio della glia e del suo ruolo nella Malattia di Parkinson.