Allarme Omicron, stretta su test e voli. Il ministero: «Tracciare chi arriva dalle zone a rischio»
Omicron è già in Italia. Una sequenza riconducibile alla nuova variante del Coronavirus è stata identificata su un cittadino campano sbarcato qualche giorno fa a Malpensa dal Mozambico. Stretta del ministero della Salute che - il giorno dopo aver bloccato i voli da 7 Paesi dell’Africa meridionale - ha sollecitato le Regioni a rafforzare il tracciamento dei passeggeri giunti dalle zone a rischio. Serve di più per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che ha chiesto «immediati provvedimenti di controllo alle frontiere e di valutare ulteriori scelte di contenimento dei flussi di ingresso verso l’Italia». Sollecitati anche i nominativi delle liste di imbarco dei residenti nella regione atterrati Fiumicino negli ultimi 15 giorni dalle zone interdette, in modo da sottoporli a screening.
Test molecolare e quarantena per chi arriva in Inghilterra
Dopo Belgio, Germania ed Inghilterra, la temuta variante sudafricana si è dunque infiltrata anche in Italia. L’Inghilterra, ha annunciato il premier Boris Johnson, introdurrà il test molecolare obbligatorio e quarantena per chi arriva. Si vedrà se l’esempio sarà seguito da Paesi europei. C’è da considerare che viaggiatori possono arrivare sul territorio europeo dalle aree a rischio tramite triangolazioni con altri Paesi non sottoposti al blocco dei voli. Sale quindi l’allarme anche per l’Italia e gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera dipendenti dal ministero della Salute (Usmaf) hanno inviato una nota di raccomandazione ai vettori, agli enti aeroportuali e del volo affinché si vigili sulla completa e corretta compilazione del Digital passenger locator form, ovvero i moduli per fornire informazioni sulla provenienza dei viaggiatori negli ultimi 14 giorni. Con l’obiettivo di individuare eventuali arrivi dall’Africa australe passati per altri scali dopo il blocco dei voli scattato ieri.
Il ministero della Salute chiede di rafforzare i controlli
Il ministero della Salute ha anche inviato una circolare alle Regioni per invitarle a rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi e applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure per la quarantena e l’isolamento già previste per la variante Delta. E le Regioni si stanno già muovendo. «E’ scattata la fase per andare a cercare la nuova variante. Sono stati rafforzati i controlli negli aeroporti, porti e stazioni ferroviarie», ha fatto sapere l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. «I tamponi - ha aggiunto - vengono mandati a campione allo Spallanzani per essere analizzati». Al lavoro anche la Lombardia. L’obiettivo, ha spiegato la vicepresidente assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, «è avere un sequenziamento delle nuove varianti e, nell’eventualità, avere un contact tracing molto puntuale, tutte azioni che stiamo facendo e che faremo anche con questa variante, che sembra essere molto più contagiosa di quelle precedenti e quindi dobbiamo mantenere molto alta la soglia di attenzione e attendere maggiori informazioni da parte del mondo scientifico». La Regione Campania, ha assicurato il governatore Vincenzo De Luca, ha «tempestivamente adottate tutte le misure precauzionali e si sta procedendo al sequenziamento del virus per verificarne la natura con certezza». La Farnesina si è intanto attivata per assistere i connazionali rimasti bloccati nelle nazioni africane iisolate.