Le pizzerie gourmet usavano prodotti dop fasulli, siciliani cinque dei 13 ristoratori denunciati
Prodotti Dop non certificati e in un caso anche scaduti. È il bilancio dell’operazione “Margherita Due” dei carabinieri per la Tutela Agroalimentare portata a termine in alcune pizzerie definite “a grande firma” in tutta Italia. In Sicilia sono state controllate 6 pizzerie (3 in provincia di Palermo, due in provincia di Catania, una in provincia di Messina) e in cinque di queste (una sola era in regola) i titolari sono stati denunciati per frode in commercio, perché indicavano l'utilizzo di prodotti dop che invece non sono stati trovati né in cucina né nei magazzini né in alcun documento di acquisto. Durante le ispezioni alle diverse imprese di ristorazione d'Italia, i carabinieri dei Rac hanno genericamente riscontrato che, seppur dichiarato nei menù l'impiego di prodotti Dop, nella preparazione delle varie tipologie di pizze, venivano utilizzati in realtà prodotti non iscritti al circuito tutelato. Per questo motivo, sull'intero territorio nazionale, sono stati denunciati per frode in commercio i titolari di 13 note pizzerie gourmet ed elevate sanzioni per euro 12.000. Un titolare è stato anche denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive, avendo utilizzato alimenti scaduti. Inoltre sarebbero state accertate irregolarità sulla rintracciabilità, che hanno portato al sequestro di 23 chili di prodotti agroalimentari vari e ad elevare sanzioni per diverse migliaia di euro. Le forze dell'ordine non forniscono i nomi delle pizzerie controllate.