Martedì 26 Novembre 2024

Green pass, il governo prepara una stretta: stadio, teatro, cinema e ristorante solo se vaccinati

Pronta la stretta sul green pass qualora i contagi dovessero aumentare. È a quanto sta pensando il governo; venerdì prossimo, valutando l'indice Rt del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, sarà probabilmente presa una decisione che possa limitare la crescita dei contagi. La situazione in Italia, in questo momento, varia da regione a regione, con alcune destinate a passare molto presto alla zona gialla ed ecco che gli esperti stanno predisponendo misure per evitare le chiusure dei mesi scorsi e un nuovo duro colpo all'economia. E giovedì potrebbe arrivare il decreto per l’obbligo ai sanitari.

Green pass e svago

Le prime restrizioni andrebbero a colpire il settore dello svago e così occorrerà essere vaccinati, o guariti dal Covid da non più di sei mesi, per poter seguire gli incontri sportivi, andare al cinema e al teatro. Il green pass non verrebbe più rilasciato a chi effettua il tampone, sia rapido che molecolare.

Green pass, cosa succede al ristorante

Le restrizioni ci dovrebbero essere anche al bar o al ristorante. Può sedere al tavolo soltanto chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito dal Coronavirus da non più di sei mesi.

Green pass, cosa succede a lavoro

Non sono previsti cambiamenti nella sfera lavorativa, con l’accesso che rimarrebbe legato anche alla possibilità di mostrare solo il risultato negativo di un test eseguito da non più di 48 ore.

Validità del green pass

Al momento la validità del green pass resta di 12 mesi ma il Governo monitora con grande attenzione l'andamento dei contagi. "Valuteremo sulla base dell'andamento dei contagi", ha detto oggi il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, al programma 'Start' di SkyTg24, ricordando che "stiamo correndo con la terza dose, dal primo dicembre ci sarà il via agli over 40, per i bimbi attendiamo il responso dell'Ema ma è evidente che poi sarà per tutti e questa volta non abbiamo problemi di quantitativi".

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