
Ancora in crescita in Sicilia i nuovi casi di Coronavirus: ci sono altri 416 positivi registrati nelle ultime 24 ore su 16.071 tamponi processati e il tasso di positività è del 2,6% (ieri era 1,7%). È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 359 i nuovi casi su 21.284 test eseguiti. La Sicilia si piazza oggi al quinto posto per numero di contagi giornalieri. Uno è il decesso avvenuto nell'Isola nelle ultime 24 ore, mentre sono 121 i guariti. Crescono anche i ricoveri: +17, di cui 4 in terapia intensiva ma c'è da considerare che ieri le dimissioni sono state pochissime, essendo domenica. Rispetto a domenica della scorsa settimana, però, c'è un 41% di casi giornalieri in più.
Attualmente ci sono 8.425 positivi al Coronavirus in Sicilia, di cui 333 ricoverati in regime ordinario, 46 in terapia intensiva e 8.046 in isolamento domiciliare. I guariti salgono a 296.101 e i decessi a 7.049. Da inizio pandemia sono stati 311.575 le persone contagiate dal Covid nell'Isola.
A livello provinciale, a Palermo sono stati registrati 68 nuovi casi, a Catania 180, a Messina 101, a Siracusa 22, a Trapani 13, a Ragusa 12, a Caltanissetta 9, ad Agrigento 10 e a Enna 1. In realtà per il Messinese sono stati comunicati 455 nuovi casi ma la Regione Siciliana ha specificato che "in seguito alla verifica sui sistemi informatici da parte dell'Asp di Messina, sul numero complessivo dei tamponi molecolari comunicati in data odierna, n. 3722 sono relativi a periodi precedenti. Sul numero complessivo dei casi confermati comunicati in data odierna, n. 354 sono relativi a periodi precedenti al 05/11/21". Quindi i nuovi positivi effettivi sono 101.
E cresce ancora, a livello nazionale, la curva epidemica: i nuovi casi sono 4.197, contro i 5.822 di ieri (ma il lunedì casi e tamponi normalmente sono molto bassi) e soprattutto i 2.818 di lunedì scorso, paragone più appropriato. Con 249.115 tamponi, quasi 190mila meno di ieri, tanto che il tasso di positività sale da 1,3% a 1,7%. I decessi sono 32 (ieri 26), per un totale di 132.423 vittime dall’inizio dell’epidemia.
In aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 17 in più (ieri +6) con 35 ingressi del giorno e salgono a 415, mentre i ricoveri ordinari sono 147 in più (ieri +42), 3.362 in totale.
5 Commenti
Talete
08/11/2021 18:39
La colpa è dei no vax....Si si..... per la prima volta nella storia....un farmaco non ha efficacia per colpa di qualcun'altro che non vuole assumerlo.... Si si.....certo..... Ma poi ieri non avevate scritto che continuava la discesa dei casi?? Ed oggi scrivere che continua la salita dei casi....
GIOVANNI
08/11/2021 18:54
Dovete rendere OBBLIGATORIO per le categorie che possono prestare la propria attività da remoto la modalità agile.
Benedetto Giardina
08/11/2021 22:11
Andate a lavorare con la mascherina e VACCINATEVI!!!
Pablo
09/11/2021 05:53
Perché alcune categorie di lavoratori dovrebbero rischiare la propria salute a discapito di altre che vorrebbero restare a casa?? Facendo un lavoro più sicuro già di suo Pensate ad un magaziniere che deve avere a che fare con i trasportatori, con chi ritira ĺa merce,ed il virus che si può depositare sopra la merce Da due anni in prima a linea come tutte le altre categorie
Giuseppe Ciolino
08/11/2021 19:35
Quindi non soltanto il numero dei decessi giornalieri non è attendibile, e questo già si sapeva, ma neanche il numero dei positivi, dimenticati chissà dove, come pensavo. Poi ci fanno le statistiche e la morale ...
Augusto Marinelli
08/11/2021 21:02
Al netto del disordine della regione Sicilia, è confortante il distacco che continua ad esserci tra i dati italiani e quelli di gran parte dei paesi europei che scontano il minor numero di vaccinati e dunque una minore capacità di ostacolare la circolazione del virus. Sarebbe infatti curioso pretendere che il vaccino facesse effetto su chi non lo ha ricevuto. Il dato della provincia di Catania, che ha una percentuale di vaccinati inferiore alla media regionale e una incidenza quasi doppia, è da osservare con molta attenzione.
Osserva Tore
09/11/2021 00:47
I numeri comunicati da Pechino dimostrano che la linea della «tolleranza zero» per i contagi ha protetto la Cina dalle diverse ondate che si sono susseguite nel resto del mondo mano a mano che i governi allentavano le misure di prevenzione sanitaria grazie all’avanzata della campagna di vaccinazione. Secondo la Commissione sanitaria nazionale, la strategia dei lockdown mirati e dei tamponi continui per rincorrere anche i focolai più piccoli è vincente, «relativamente a basso costo» e presumibilmente destinata a durare ancora a lungo, fino a quando il resto del mondo non sarà uscito dalla pandemia». Noi, mi raccomando, continuiamo a trastullarci con l'antiscientifico green-pass di Regime. Ritorneranno ad aumentare entro Natale, quando la discesa degli emigrati e le feste e le riunioni familiari aumenteranno le occasioni di contagio. Sarebbe auspicabile e sensata la TOLLERANZA ZERO dei Cinesi, come testimoniato dai numeri. Ma è il solo caso per cui "i numeri non contano" per il governo di regime Draghi & Co.. Osserva Tore.