Due donne affette da deficit cognitivo violentate a Mistretta nel giro di pochi giorni. I sospetti sono caduti su un giovane di Nicosia, che adesso si trova agli arresti domiciliari.
Le indagini sono state portate a termine dai carabinieri di Mistretta, dopo la denuncia del preside di una scuola che aveva denunciato ai militari i sospetti che una sua alunna minorenne fosse stata vittima di abusi sessuali.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Enna, Daniela Rapisarda, coadiuvata da alcune psicologhe, hanno accertato che effettivamente che il giovane sospettato aveva attirato, con l’inganno, la ragazza sulla propria auto, l'aveva portata in un luogo appartato e ne aveva abusato.
Nel corso degli approfondimenti è venuto alla luce un altro caso simile la cui vittima è ancora una volta una ragazza affetta da deficit cognitivo. Simile il modus operandi e, in entrambi i casi, le giovani non avevano parlato né in famiglia né con altri della violenza subita.
Nelle motivazioni che hanno portato all'arresto si fa riferimento alla “tendenza dell’indagato ad adescare vittime vulnerabili allo scopo di soddisfare le proprie pulsioni sessuali”.
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