Appena il maltempo rallenta la sua morsa, per le "strade" del Mar Mediterraneo tornano ad essere sovraccariche. Dopo alcuni giorni di pausa sono infatti ripresi gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane.
E la guardia costiera tunisina "ha recuperato i corpi di 2 migranti e ne ha salvati altri 7", a bordo di un peschereccio con 30 persone a bordo affondato al largo di Chebba, nel governatorato di Mahdia: lo ha reso noto l'agenzia di stampa Tap, citando una fonte della Guardia costiera che ha aggiunto che sono in corso le ricerche di altri eventuali sopravvissuti. Tutti i migranti, secondo una fonte locale, sarebbero tunisini di Mahdia.
Quarantuno persone, tutte in arrivo dalla Tunisia, sono riuscite ad approdare all'alba su una spiaggia di Siculiana. Uomini e donne, suddivisi in piccoli gruppi, sono stati avvistati e bloccati lungo la strada statale 115. Alcuni, camminando sul ciglio della strada, si stavano dirigendo verso Agrigento. Altri gruppi invece volevano raggiungere Ribera.
Lungo la statale 115 si sono precipitate le pattuglie di carabinieri, polizia e guardia di finanza che hanno bloccato i vari gruppetti e li hanno trasferiti alla tensostruttura della Protezione civile del porto Empedoclino dove sono in corso le procedure di identificazione e i controlli medico-sanitari.
Altri 31 i migranti sono sbarcati nella notte a Lampedusa, viaggiavano su due diverse piccole imbarcazioni: una aveva 16 tunisini a bordo ed è stata soccorsa a 11 miglia dalla costa. Un'altra, con 15 migranti, è invece riuscito ad arrivare direttamente sulla terraferma. I due gruppi sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola.
Intanto la Sea Watch 3 ha soccorso una barca in difficoltà al largo delle coste libiche: 66 persone sono state portate a bordo e hanno ricevuto le cure del caso. Tra loro, informa la ong, molti bambini e persone che hanno difficoltà a camminare.
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