Venerdì 22 Novembre 2024

Green pass obbligatorio, la Sicilia tra le zone più a rischio: alla Regione multe fino a 1.500 euro

La Sicilia rischia di essere la regione che subirà le maggiori conseguenze dall'obbligo del green pass per i lavoratori che scatta oggi (venerdì 15 ottobre). Lo dicono i numeri, quelli relativi ai vaccinati. Nell'Isola 1.098.944 cittadini non hanno mai ricevuto una dose di vaccino, stando al report settimanale del Dasoe, il Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione. E fra l'altro la maggior parte dei non immunizzati rientra nella fascia di età compresa fra i 30 e i 59 anni, si parla di 549.671 persone, praticamente tutti i lavoratori. E il ragionamento sui rischi legati alla obbligatorietà del certificato verde e sul blocco che ne può derivare fila ancor di più se si aggiunge il fatto che la Sicilia è solo al quart'ultimo posto fra le regioni italiani per percentuale di vaccinati: 85,5% (dopo Lazio, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia). Molti lavoratori siciliani, per aggirare l'ostacolo, hanno prenotato per sottoporsi al test che garantisce un certificato valido due giorni: chi non è vaccinato e sceglie questo metodo dovrà farne almeno tre a settimana, al costo di 15 euro, per essere in regola e presentarsi così sul proprio posto di lavoro. Ma i costi rischiano di essere proibitivi e la strada per il pagamento dei tamponi da parte dei datori di lavoro è tutt'altro che in discesa. Non vanno meglio le cose alla Regione, dove anche un barista, un fornitore, un addetto alla manutenzione o un corriere dovranno esibire il green pass per entrare in un ufficio pubblico dell'amministrazione di Palazzo d'Orleans. Fra l'altro le sanzioni che verranno applicate per chi si troverà in un ufficio della Regione Siciliana senza green pass sono elevate: da 600 a 1.500 euro. E altre multe (la più piccola da 400 a mille euro) sono previste per i dirigenti e i datori di lavoro in genere che omettono i controlli.

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