Il Premio Nobel per la Pace è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi impegnati nella tutela della libertà di espressione.
La prima, co-fondatrice di Rappler, sito di giornalismo investigativo, «usa la libertà di espressione per esporre l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo» nelle Filippine.
Muratov, direttore di Novaya Gazeta, si è rifiutato di abbandonare la politica seguita dal periodico russo, difendendo l’indipendenza e i diritti dei giornalisti.
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