La Marina Usa si infrange contro un altro scandalo di corruzione, che coinvolge un contractor della difesa accusato di aver pagato mazzette ad un ufficiale americano e truffato la U.S. Navy per almeno 50 milioni di dollari gonfiando le fatture per i servizi alle navi statunitensi in porti stranieri tra il 2011 e il 2018.
Il dipartimento di Giustizia, scrive il Washington Post, sta chiedendo l’estradizione da Malta, dove è stato arrestato nei giorni scorsi su mandato di cattura internazionale, di Frank Rafaraci, chief executive (con doppia nazionalità, americana e italiana) di Multinational Logistics Services (Mls), una società che dal 2010 ha ricevuto circa 1,3 miliardi di dollari dal governo statunitense per i rifornimenti di carburante delle navi da guerra americane in Medio Oriente, Asia ed altre regioni. Rafaraci, 68 anni, divide il suo tempo tra gli Emirati Arabi e la Sicilia, nel Catanese, da dove proviene la sua famiglia. L’ufficiale accusato di aver ricevuto le tangenti si è dichiarato colpevole in giugno e ha accettato di collaborare all’inchiesta.
Lo scandalo rievoca quello di Fat Leonard, che ha travolto la Marina nel 2013: in quel caso un altro contractor malese della difesa Usa, Leonard Glenn Francis, si dichiarò colpevole di aver corrotto una serie di ufficiali con soldi, prostitute ed altri favori, in modo da poter sovrafatturare i servizi la U.S. Navy per i suoi servizi portuali in Asia.
Truffa alla Marina Usa, caccia a un catanese
Arrestato a Malta un manager che avrebbe fatto la cresta per 50 milioni di dollari sui rifornimenti alle navi americane
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