
La terza dose per la vaccinazione anti-Covid sarà necessaria per tutta la popolazione - dal momento che è evidente un calo progressivo nel corso del tempo della protezione immunitaria indotta dall'immunizzazione - ma non subito.
A pochi giorni dall'avvio dei richiami, partiti prioritariamente coinvolgendo la platea dei soggetti immunodepressi, esperti e infettivologi concordano sull'opportunità di estendere la dose aggiuntiva ma mantenendo le fasce prioritarie già indicate.
L'epidemia da Covid19 cambia volto
Intanto, l'epidemia da Covid-19 nel mondo cambia volto: l'Oms ha infatti comunicato che la variante Delta del nuovo coronavirus SarsCoV2 ha superato tutte le altre varianti per la sua alta contagiosità ed è adesso quella "predominante" a livello mondiale.
Al momento circolano meno dell'1% delle altre varianti Alfa, Beta e Gamma. Si teme dunque un nuovo aumento dei contagi, ma attualmente il quadro in Italia appare stabile, pur con le inevitabili fluttuazioni giornaliere registrate dal bollettino del ministero della Salute.
Sono infatti 3.970 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, rispetto ai 3.377 di ieri, mentre le vittime sono 67 in un giorno, lo stesso numero del giorno precedente. Il tasso di positività è dell'1,4%, in lieve crescita. In calo, poi, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 516 (-3 rispetto a ieri), mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.796 (-141).
Terza dose di vaccino, ecco a chi tocca
In tale contesto, i primi ad essere rivaccinati, in questi giorni, sono appunto i soggetti immunodepressi, ai quali seguiranno residenti delle Rsa, anziani e sanitari. Sono 15.390 le terze dosi di vaccino iniettate da lunedì scorso, quando sono scattate le somministrazioni dei richiami. Si tratta dell'1,65% della popolazione interessata: immunocompromessi, trapiantati, malati oncologici con determinate specificità.
Complessivamente sono 931mila persone, secondo il sito della struttura commissariale. E per gli immunodepressi, indicazioni più dettagliate arrivano dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha pubblicato l'elenco dei principali farmaci ad attività immunosoppressiva da considerare ai fini della selezione dei soggetti per i quali può essere indicata la dose addizionale di vaccino.
Opportuno vaccinare ancora tutta la popolazione
La lista non è esaustiva, ma solo indicativa dei principali farmaci la cui assunzione, contemporaneamente o nei 6 mesi antecedenti la somministrazione delle dosi precedenti del vaccino, possa averne ridotto la risposta anticorpale. Dopo le categorie ritenute prioritarie, sottolineano gli esperti, è però opportuno rivaccinare l'intera popolazione. Ne è convinto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, secondo il quale è plausibile che nel 2022 tutti dovranno fare un richiamo del vaccino anti-Covid.
Anche per il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ora è "prematuro" parlare di una terza dose per tutti, ma "credo che dovremo farla. Sul quando, la scienza dovrà dircelo. È evidente che c'è un calo dell'immunità nel corso del tempo, variabile da soggetto a soggetto. Però è verosimile - spiega - che nel tempo un richiamo dovremmo farlo tutti". Sulla stessa linea Massimo Andreoni, primario di infettivologia all'Università di Tor Vergata. Tante vaccinazioni prevedono richiami, rileva, perchè gli anticorpi prodotti si riducono inevitabilmente. Per questo la terza dose nella maggior parte dei cittadini, e non solo ai fragili, "potrebbe essere utile. Magari somministrata a 12 mesi dalla seconda".
Dai dati emerge infatti che la terza dose riduce ulteriormente il rischio di malattia severa. Più cauta è invece Patrizia Popoli, coordinatrice della commissione tecnico scientifica Aifa, che ribadisce come l'ente per i farmaci statunitense Fda ha stabilito che al momento non ci sono elementi sufficienti per una strategia di questo tipo, di una terza dose a tutti, in assenza di fattori di rischio che predispongono a sviluppare forme gravi di infezione da Covid. "Noi - afferma - ci manteniamo sulla stessa linea". Tuttavia, in Usa il dibattito resta aperto ed i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno iniziato oggi una due giorni di incontri proprio per valutare l'opportunità di fornire una terza dose di vaccino anti-Covid ed a quali gruppi di persone.
14 Commenti
Giuseppe Ciolino
23/09/2021 08:49
"E' EVIDENTE un calo progressivo nel tempo della protezione immunitaria..." insomma, un mezzo fiasco conclamato e accertato. A parte il fatto che la protezione immunitaria completa non c'è mai stata, nessuno mi vieta di pensare che un altro calo ci sarà dopo la terza dose, dato che la composizione non cambia. Con rischi peraltro che aumenteranno, data la sperimentazione in corso. Auguri per questa e per le dosi successive.
Mandela
23/09/2021 13:29
Qualcuno ricorda del talidomide un sedativo antinausea dato alle donne in gravidanza conosciuto come softennon credo Guarda cosa è successo
Attinasi M.
23/09/2021 13:51
Auguri anche a lei di non incontrare il virus
Daniele
23/09/2021 09:25
... E se non farai la terza ciao ciao infame tessera verde... E se non farai il richiamino annuale idem... Ma vi rendete conto dove ci siamo fatti portare? A prescindere dalla bontà o meno della vaccinazione, ci rendiamo conto di cosa ci stiamo rendendo colpevoli nei confronti nostri e dei nostri figli? Io non credo
Rex
23/09/2021 13:57
Sue supposizioni, io sono grato al vaccino e futuri richiami se necessari. Mi attengo alle disposizioni degli esperti che ne sanno di sicuro più di lei e me. Non sono per i complotti di fantasia.
Paolo
23/09/2021 10:13
Gli esperti nostri sono più esperti degli altri? Leggono gli studi scientifici in merito ai cd. Booster?
Toto1950
23/09/2021 10:20
I sig.ri prof. si devono mettere d'accordo in base scientifica, per non danneggiare la popolazione
Giuseppe Ciolino
23/09/2021 11:13
Noto che le idee tra i c.d."esperti" europei e americani sono ancora ben confuse. Si vede che in Israele le hanno più chiare.
Aldo43
23/09/2021 11:18
È un tourbillon di interpretazioni sulla necessità di effettuare la terza dose vaccinale. Gli infettivologi stanno nella loro torre eburnea a formulare ipotesi risolutive sulla persistente pandemia. La gente viene impaurita dal fatto che il covid è ancora attivo nella sua carica virate che continua a produrre contagi. Le varianti non si arrestano. Sarebbe saggio fare un po' di silenzio su questo guaio che è il coronavirus. Se ne dovrebbe parlare molto di.meno nei salotti televisivi, dove si fa troppa confusione nei dibattiti che coinvolgono gli esperti della virologia. L'Italia ha bisogno di ripartire con l'economia ed il.lavoro. Non si.possono ulteriormente attardare le attività imprenditoriali e la normale organizzazione della vita pubblica. La politica si rappropri del suo ruolo decisionale di rappresentanza delle reali esigenze del.popolo. La democrazia vada avanti senza condizionamenti, senza le alterne proposte anticovid degli studiosi della comunità scientifica. Convivere con ogni precazione con la pandemia si.puo', si deve!
Ex elettore pd il capostipite
23/09/2021 11:40
In Italia si cerca sempre di mantenere i piedi in ventiquattro paia di scarpe , mai dare una indicazione precisa sul come e quando , ma prendere tempo valutare confrontare dati magari istituire una bella commissione di esperti pagata dai contribuenti
Etnarosso
23/09/2021 11:48
Sono nato e cresciuto negli anni 70. Se sono sopravvissuto al ghiacciolo Eldorado Arcobaleno con dentro 15 coloranti... la terza, quarta o quinta dose di vaccino contro il virus cinese mi fa un baffo.
Marcus Jolly
23/09/2021 11:56
Se Pfizer lo suggerisce c'è da crederci, eccome!!!!!!!! Nessun conflitto di interessi ma per salvare la specie umana!!!!!!!!
Grazieettore2
23/09/2021 12:11
Nca perciò....lo stato ci vuole bene....E lo fa per noi.... povera Italia....
Enza D'Amore
23/09/2021 12:38
Non farò mai la terza dose. Non avevo mai fatto vaccini annuali nella mia" lunghetta " vita e mi è andata alla grande. Stavolta ho accettato e non ne farò una terza. Enza
piero doc
23/09/2021 13:03
Il medico tedesco Haussler ha pubblicato lo studio secondo il quale l’80% delle persone scomparse che vengono catalogate sotto la dicitura “morti di Covid” in realtà non sono decedute a causa del virus. E così anche in Italia. Intervistato dal quotidiano Die Welt, Haussler ha sottolineato, prendendo come esempio il mese di luglio 2021, che la stragrande maggioranza dei decessi ufficiali da Covid avevano in realtà contratto l’infezione di base almeno cinque settimane prima. Attualmente in Germania ci sono 3,8 milioni di persone sopravvissute all’infezione da Covid – circa 100 di questi individui (guariti) muoiono ogni giorno per altre cause, ma vengono poi inseriti nell’elenco dei deceduti a causa del virus in base a una positività segnalata anche mesi prima.
Giuseppe Ciolino
23/09/2021 13:15
E questo potrebbe spiegare i morti ritardatari della Sicilia...
antonina salvia
23/09/2021 13:20
FATEVI INOCULARE TUTTI, FRA' POCO VI METTERANNO PURE IL MICROCHIP, E PER FINIRE VI CHIEDERANNO PURE DI SACRIFICARE IL DERETANO....NELL'INTERESSE DELLA SALUTE PUBBLICA, SINTENDE!
Fiat 1300
23/09/2021 13:47
A giudicare dai commenti noto, con grande piacere, che il vento sta cambiando, dal momento che aumenta il numero delle persone che quantomeno si pongono dei dubbi sulla vaccinazione di Stato.
Rex
23/09/2021 14:01
Il problema è che ci si stanca a ripetere sempre le stesse cose quindi parlate tra di voi Siamo ormai all'80% e presto al 90 Che dire fate quello che volete Auguri
Paolo
23/09/2021 20:53
@Rex, più di quelli che si dice, ma comunque meglio pochi ma sani