Arriva una buona notizia per gli studenti con disabilità delle scuole superiori palermitane e per le loro famiglie.
Con una circolare urgente diramata oggi dal dirigente delle politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo Salvatore Pampalone, è stato comunicato alle scuole che per l'accesso ai progetti integrativi per i servizi di assistenza igienico personale, le famiglie non dovranno obbligatoriamente fornire la certificazione Uvm (delle Unità di valutazione multidisciplinare), ma sarà sufficiente “altra certificazione” comprovante la disabilità grave, così come ufficialmente comunicato ieri pomeriggio dalla Regione nel corso di un incontro in VI Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana.
A darne notizia è Marianna Caronia, che nei giorni scorsi aveva contestato la precedente indicazione della Regione di imporre una nuova certificazione, che di fatto impediva a centinaia di studenti (solo a Palermo oltre 300) di accedere ai servizi e quindi impediva di andare a scuola.
Come anticipato oggi dal Giornale di Sicilia in un articolo di Giacinto Pipitone, il dirigente dell’assessorato regionale Famiglia, Rosolino Greco, convocato ieri all’Ars, ha mostrato una lettera di risposta al sindaco Leoluca Orlando che denunciava la difficoltà di ottenere il certificato Uvm perché le Asp non hanno creato l’apposita commissione che deve rilasciarlo. Per questo motivo lo stesso Orlando ha scritto alla Regione dicendosi disponibile «a estendere a tutti gli alunni segnalati dai presidi i servizi di assistenza» anche senza certificazione.
La circolare della Regione suggeriva, un'altra opzione per le famiglie nel caso sia difficile ottenere il certificato di disabilità dalle Asp. «Può essere sufficiente un altro certificato del medico specialista di riferimento che attesti la patologia o menomazione dell’alunno così come prescritto dalla legge».
Sul caso ieri la Regione aveva chiesto all’Ars di istituire una commissione ispettiva per accertare chi abbia la responsabilità dei ritardi nell’attivazione dei servizi di assistenza che consentono ai disabili di frequentare le scuole. L’emergenza è scattata quando è stato chiaro che nelle scuole della maggior parte delle province non sono ancora stati chiamati in servizio gli assistenti che curano l’igiene personale dei disabili. Un servizio indispensabile, finanziato a maggio dalla Regione con 4 milioni, e che Comuni ed ex Province dovevano attivare in accordo con i presidi per potenziare l’assistenza di base già fornita dai bidelli, e dunque dallo Stato, dietro pagamento di uno straordinario. Ma moltissimi dei 1.300 disabili gravissimi censiti l’anno scorso sono rimasti quest’anno ancora senza assistenza. E dunque a casa.
Il caso ha creato frizioni anche nella maggioranza, dove i leghisti Marianna Caronia e Vincenzo Figuccia vanno ormai quotidianamente all’attacco del governo. La circolare diffusa oggi dovrebbe porre fine alle polemiche. “Una scelta di buon senso – afferma ora la deputata regionale della
Lega – che spiace si arrivata ad anno scolastico inoltrato creando confusione per le scuole e le famiglie in tutta la Sicilia. Di contro, non posso non manifestare il mio apprezzamento per gli uffici della Città metropolitana di Palermo che in questo caso specifico hanno da subito mostrato di voler trovare una soluzione al problema, mostrando quello che dovrebbe essere il volto umano ed efficiente della pubblica amministrazione.”
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