Lo ha attirato in una stanza, lo ha cosparso di alcol etilico, gli ha dato fuoco con un accendino e se n'è andata di casa. Vittima l’ex compagno che voleva chiudere la relazione. N.G.A., cubana di 38 anni, è stata rintracciata e arrestata dagli agenti del commissariato Anzio/Nettuno: ora la donna è rinchiusa nel carcere di Rebibbia.
Pochi giorni fa, al pronto soccorso dell’Ospedale di Anzio, è giunto un uomo con delle gravi ustioni su tutto il corpo; lo stesso, prima di essere traferito nella terapia intensiva di un ospedale specializzato della capitale, ha raccontato di essere rimasto vittima dell’esplosione della caldaia domestica. Gli investigatori del locale commissariato, diretto da Andrea Sarnari, non hanno però creduto alla sua versione ed hanno avviato una serie di accertamenti: la caldaia è risultata perfettamente integra ed anche alcune testimonianze hanno escluso l’incidente.
Alla fine la vittima si è decisa a raccontare la verità: era stata la partner, incapacce di rassegnarsi alla fine della relazione ed al culmine dell’ennesima lite, ad attirarlo con uno stratagemma e a dargli fuoco. La donna è poi fuggita di casa senza chiamare i soccorsi ed è tornata solo il mattino dopo.
L’uomo era ancora lì, gravemente ustionato ma vivo. Ed è stata lei stessa ad accompagnarlo al pronto soccorso.
Chiuso il cerchio delle indagini, condotte con il coordinamento del sostituto procuratore di Velletri Giovanni Taglialatela, la procura ha chiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale una misura cautelare per N.G.A.
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