Sospesi dal servizio e senza stipendio. Si tratta dei dipendenti dell’Asp di Palermo che non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale, nei confronti dei quali l’Azienda ha avviato in queste ore la procedura: sono una trentina di operatori, come scrive Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, che non hanno risposto a nessuna delle informative inoltrate loro dal dipartimento di Prevenzione.
La lista è dunque parzialmente ridotta rispetto a quella anticipata la scorsa settimana dal Giornale di Sicilia. Più di dieci soggetti del vecchio elenco, infatti, dopo l’ennesimo sollecito sono corsi ai ripari o accettando la somministrazione della prima dose del siero oppure presentando una documentazione medica per l’esenzione.
Una volta concluso l’iter a Palermo, si arriverà a un bilancio complessivo di 190 sanitari sospesi in Sicilia, un dato che potrebbe crescere ancora nelle prossime ore nel caso in cui i 40 lavoratori tra medici (dieci) e infermieri (30) che nel database dell’Asp di Trapani risultano ancora sprovvisti della prima dose di vaccino rifiutassero di mettersi in regola.
Per tutti loro ci sarà comunque tempo fino al 31 dicembre – così prevede al momento la direttiva nazionale – per rispettare l’obbligo e tornare alle vecchie mansioni, dopodiché scatterà il licenziamento.
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